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Pianura, colpi di pistola contro la sede del commissariato di polizia

Stando a quanto si apprende dalla questura, il proiettile sarebbe stato indirizzato a un negozio vicino e sarebbe rimbalzato poi sulle mura del commissariato.
A cura di En.Ta.
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Un colpo di pistola calibro 9 è stato sparato contro il palazzo del commissariato di polizia di Pianura  in via Parroco Simeoli. Il fatto sarebbe accaduto nel pomeriggio di oggi intorno alle 18.30. Per il momento le forze dell'ordine non hanno diffuso altri dettagli. Si indaga per risalire all'autore del gesto. Stando a quanto si apprende dalla questura, il proiettile sarebbe stato indirizzato a un negozio vicino rimbalzando poi sulle mura del commissariato. La pallottola sarebbe stata anche rallentata da uno spartitraffico davanti al commissariato. L'ogiva sarebbe rimasta conficcata nel muro. In quei minuti nel quartiere era in corso una processione religiosa.
"Quello che è accaduto questo pomeriggio a Pianura è un atto di una gravità inaudita – scrive la rete antiracket Sos Impresa -. In pieno giorno sparare in direzione del Commissariato di Polizia segna un livello di sfida al quale è indispensabile rispondere con atti concreti, immediati e forti. Non è tollerabile subire la sfida di un pugno di delinquenti in erba che pensa di poter spadroneggiare liberamente in questo modo. Auspichiamo che il Prefetto ed il Questore di Napoli adeguino i livelli di direzione del commissariato in modo funzionale all’affermazione della supremazia dello Stato sulla criminalità organizzata e non. L’associazione antiracket di Pianura insieme ai vertici nazionali di Sos impresa chiederanno un incontro urgente al Questore per portare la solidarietà di tutti cittadini onesti alla Polizia di Stato.
Intanto domani mattina alle 9 i rappresentanti dell’associazione si recheranno presso il commissariato per esprimere la loro diretta e fisica solidarietà e sostegno agli uomini della Polizia di Pianura".

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Spari contro le forze dell'ordine: il precedente di Secondigliano

Si tratta di un episodio inquietante e avvenuto un mese dopo il raid di camorra contro la stazione dei carabinieri di Secondigliano, periferia nord di Napoli. In quell'occasione, una raffica di mitra colpì la parete esterna dell'edificio. Dopo venti giorni di indagini, i militari sono riusciti ad arrestare il mandante del raid: si tratta di Umberto Accurso, 24 anni, elemento di spicco del clan camorristico Vanella Grassi.

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