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Picchia la ex e la costringe a dormire con lui su un materasso per strada

Un 30enne è stato arrestato dai carabinieri all’aeroporto di Capodichino, da dove sarebbe scappato in Spagna: aveva picchiato la ex e l’aveva costretta, puntandole un coltello alla gola, a dormire con lui su un materasso abbandonato in strada. La donna, refertata in ospedale, ha riportato lesioni a collo, volto e arti guaribili in 30 giorni.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Ce l'aveva quasi fatta, pochi minuti e sarebbe stato al sicuro, su un volo diretto in Spagna. Ma, quando è arrivato all'aeroporto, ha trovato i carabinieri ad aspettarlo per un brusco cambio di programma: destinazione carcere di Poggioreale, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona aggravato e lesioni personale aggravate. L'arrestato è un uomo di 30 anni di origine rumena, senza fissa dimora, sottoposto a fermo dai militari nell'aeroporto napoletano di Capodichino. È stato sottoposto a fermo, su provvedimento disposto dalla Procura della Repubblica, sezione Fasce Deboli e condotto in caserma; il gip ha convalidato ed emesso la misura cautelare della custodia in carcere

Le indagini per scovarlo erano partite alcuni giorni fa, dopo la denuncia della ex compagna. La donna, di origine ucraina, si era rivolta ai carabinieri per denunciare di essere stata aggredita e sequestrata. Il 30enne, aveva riferito, era andato a casa di lei dopo la fine della loro relazione, l'aveva picchiata e, puntandole un coltello alla gola, l'aveva costretta a seguirlo fuori dall'abitazione. L'aveva obbligata a dormire con lui su un materasso abbandonato per strada, continuando a minacciarla per evitare che chiedesse aiuto. Era riuscita a salvarsi approfittando di un momento di distrazione, era scappata e aveva chiesto aiuto alle forze dell'ordine. Refertata in ospedale, la ragazza era stata giudicata guaribile in 30 giorni per lesioni agli arti, al collo e al volto.

I carabinieri della Compagnia Stella si erano messi sulle tracce del rumeno ma l'uomo sembrava sparito. Hanno ricostruito i suoi spostamenti e, dopo aver controllato le stazioni dei mezzi pubblici, ipotizzando che stesse cercando di scappare, hanno passato al setaccio anche le liste di imbarco dell'aeroporto di Capodichino. Il suo nome era tra quelli dei passeggeri per un volo di sola andata diretto in Spagna. Così è scattato il piano: i militari in borghese si sono appostati al check in e lo hanno bloccato al terminal per le partenze, poco prima dell'imbarco.

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