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Picchia la moglie e minaccia il figlio che la difende, 48enne finisce ai domiciliari

Un uomo di 48 anni, domiciliato a Teano, in provincia di Caserta, è stato arrestato dalla polizia di Sessa Aurunca per lesioni aggravate, minacce e violenza. È accusato di aver picchiato e minacciato la moglie e il figlio che era intervenuto per difenderla, davanti all’altro figlio ancora minorenne. L’uomo è finito ai domiciliari in attesa del processo.
A cura di Nico Falco
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Avrebbe picchiato la moglie, anche davanti al figlio piccolo, e se la sarebbe presa anche con l'altro figlio che era intervenuto per difendere la mamma. Un uomo di 48 anni, originario di Teano, in provincia di Caserta, è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di una misura cautelare in carcere in attesa di essere processato: le accuse che lo vedranno davanti al giudice sono di violenza, minacce e lesioni aggravate. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Prato, dove prima era domiciliato l'uomo e dove si sarebbero verificati i reati; il 48enne è stato raggiunto dagli agenti nella sua abitazione in località Casamostra, nel comune di Teano, gli è stata notificata l'ordinanza ed è stato sottoposto al regime dei domiciliari in attesa del processo. L'arresto arriva in seguito alle indagini, scattate dopo che la moglie si era rivolta alle forze dell'ordine per denunciare le continue vessazioni a cui era sottoposta. I reati dell'accusa risalirebbero a quando la coppia viveva nella cittadina toscana. Secondo quanto riferito dalla donna, il 48enne in più occasioni l'avrebbe picchiata, maltrattata e minacciata di morte; le violenze sarebbero avvenute anche davanti al figlio piccolo dei due, che vivendo con loro sarebbe stato costretto ad assistere. Quando l'altro figlio, appena maggiorenne, si sarebbe ribellato e avrebbe cercato di fermare il padre, intervenendo durante un'aggressione, il 48enne avrebbe minacciato di uccidere anche lui. Le indagini sono partite nel 2018, quando la donna si è rivolta alla polizia per chiedere aiuto e sono sfociate nell'ordinanza firmata dal gip di Prato ed eseguita dai poliziotti del commissariato di Sessa Aurunca.

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