Pignasecca, pioggia di proiettili contro noto commerciante anti racket
Nuova stesa nel cuore di Napoli: nella Pignasecca, sono stati sparati diversi colpi di pistola nella notte, uno dei quali ha raggiunto l'abitazione di un noto commerciante, impegnato nella lotta contro il racket. L'ennesima stesa nel capoluogo partenopeo, dopo qualche giorno di relativa tregua: sulla vicenda indaga ora la polizia di stato.
Il tutto è avvenuto in piena notte, tra venerdì 9 marzo e sabato 10 marzo: quattro i bossoli recuperati dai poliziotti in strada. Una ogiva (la parte anteriore, affusolata, di un proiettile) è stata ritrovata nell'armadio dell'abitazione di uomo che vive in zona, risultato essere un commerciante incensurato, impegnato nella lotta contro il racket. L'uomo, secondo quanto riferito alla Polizia di stato che sta indagando sulla vicenda, non avrebbe ricevuto alcuna minaccia. Si indaga ora per capire se l'obiettivo della stesa fosse proprio lui oppure se si trattasse di un "avvertimento" ad altri clan della zona.
La Pignasecca, storica strada di Napoli attraversata da un mercato caratteristico che da Via Toledo risale fino a via Montesanto, fa risalire il suo nome al Cinquecento: all'epoca, la Pignasecca era una zona ricca di orti che il viceré spagnolo don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga fece spianare, nella sua colossale opera urbanistica che portò alla costruzione dei limitrofi Quartieri Spagnoli, alla via Toledo (che da lui prende il nome). A sopravvivere alla "spianata" fu soltanto un pino (una "piña", pigna), all'interno del quale vi fecero il nido diverse gazze ladre, che si dice rubassero gli oggetti preziosi dalle abitazioni vicine, nascondendole proprio nel pino, finché non furono scacciate dagli abitanti. Con il pino che invece, nel tempo, iniziò a seccarsi, nacque così il termine di Pignasecca, con cui ancora oggi viene identificata la zona.