Pizza Village a rischio, gli organizzatori: “Costi eccessivi”

Il Napoli Pizza Village non si farà, dicono gli organizzatori, a causa dell’aumento del canone comunale per l0occupazione di suolo pubblico. Il canone per la manifestazione, che dovrebbe tenersi dall’1 al 6 settembre 2015, alla luce dei novi aumenti dovrebbe ammontare a 59mila euro. Troppi secondo chi gestisce l’evento. La decisione di aumentare il canone è stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale di Napoli che ha approvato un emendamento proposto dal consigliere Fiola, del Pd, alla delibera Cosap. Una modifica che porta l’esenzione del “canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche sui grandi eventi dall’85 al 78 per cento”, con il canone che quindi aumenta dal 15 per cento al 22 per cento.

"Alle condizioni attuali non possiamo andare avanti. Le nuove tariffe Cosap ci impediscono di proseguire. Non abbiamo utili così elevati da poter versare un canone come quello che è stato determinato con la delibera degli ultimi giorni. Negli ultimi tre anni, in estate, il Cosap è sempre aumentato. Ci aspettavamo dal Comune condizioni tali da poter avere lo stesso canone dello scorso anno",  spiega il brand manager della rassegna Claudio Sebillo. "Evidentemente – dichiara invece il consigliere  Fiola – sia l’amministrazione (che aveva già introdotto lo scorso anno uno sconto del 85 per cento), che il Consiglio comunale, si sono resi conto di come non sia possibile regalare il Lungomare in questo caso, o spazi della città in generale, a degli imprenditori per un evento dove è previsto un incasso. Perché Nutella ha dovuto pagare il Cosap per intero e versare per un solo giorno 60mila euro? Oltretutto portando a Napoli, Mika".