Arrestato il presunto responsabile del ferimento di Nicola Barbato
"Abbiamo catturato il presunto autore del tentato omicidio del nostro poliziotto di Napoli. Ora è in Questura. Stato più forte ancora una volta ". Così in un tweet il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha annunciato la cattura dell'uomo che ha sparato al poliziotto Nicola Barbato la sera del 24 settebre a Fuorigrotta. Raffaele Rende, 27 anni, si trovava in un appartamento di corso San Giovanni, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio di Napoli. L'uomo si nascondeva a casa di parenti e non era armato. Il 27enne è stato portato in Questura dove si trova tuttora per essere interrogato. Nell'ambito della stessa indagine per la sparatoria in via Leopardi era stato già fermato un 28enne ritenuto coinvolto nei fatti. Da diverse ore ormai si attendeva la cattura dell'uomo sulle cui tracce la polizia era giunta quasi subito dopo la sparatoria nel quartiere flegreo mettendo in atto una autentica caccia all'uomo con operazioni ad alto impatto su tutto il territorio.
Restano gravi le condizioni dell'agente Nicola Barbato, ricoverato all'ospedale "Loreto Mare" in condizioni gravissime dopo il delicato intervento che gli ha estratto il proiettile dalla nuca. Nel pomeriggio il Capo dello Stato Sergio Mattarella, in visita a Napoli per per inaugurare lunedì prossimo l'anno scolastico, si è recato al nosocomio in via Marina per testimoniare con la sua presenza la vicinanza dello Stato alla vittima e al corpo di polizia colpito dal tragico evento. Accompagnato dal prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, e dal questore, Guido Marino, il Capo dello Stato, si è trattenuto in corsia circa dieci minuti informandosi delle condizioni dello stato dell'agente. Nicola Barbato è stato colpito la sera di giovedì scorso nella Fiat Panda grigia in cui si era seduto mentre era in servizio con un altro collega del nucleo anti-estorsione.