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Poliziotto morto a Napoli: l’auto dei criminali già ricercata per furti nel Casertano

Nei giorni scorsi un’automobile di grossa cilindrata era stata segnalata tra Caserta e Napoli in relazione a furti e tentati furti con spaccata. Tutte le descrizioni parlano di un’Audi A4 station wagon: potrebbe essere la stessa che nella notte si è schiantata contro la volante in cui viaggiava l’agente scelto Pasquale Apicella, uccidendolo. Nell’abitacolo, quattro rom con precedenti specifici.
A cura di Nico Falco
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La notte scorsa una segnalazione da Marano, poco dopo la seconda da piazza Carlo Terzo. Nelle ultime 48 ore, altre segnalazioni: nella stessa notte a Casal di Principe, a Vitulazio e sulla Nola-Villa Literno. Tutte per furti e tentati furti, e che riguardano lo stesso tipo di automobile: una Audi A4 più volte indicata nel Casertano come appartenente a una banda specializzata nei furti con spaccata. Si potrebbe trattare, per tutti i casi, della stessa vettura: quella che nella notte scorsa si è schiantata contro la volante guidata dall'agente scelto Pasquale Apicella, uccidendolo sul colpo.

I quattro che erano nell'abitacolo sono tutti residenti nel campo rom di Giugliano e hanno precedenti specifici. Due di loro sono stati fermati al momento dell'incidente, rimasti anche loro bloccati nell'automobile distrutta; un terzo, che aveva tentato la fuga a piedi, è stato bloccato poco dopo. E proseguono le ricerche per il quarto, che sarebbe stato già identificato. Ora le indagini, con l'aiuto delle telecamere di videosorveglianza, dovranno unire il filo per capire se realmente le Audi A4 segnalate questa notte, e in quelle precedenti, appartengono a diverse bande o se si tratta della stessa automobile. E se c'è un collegamento col furto nella filiale della Deutsche Bank di Casoria, in via Principe di Piemonte, anche questa trovata con le vetrine spaccate.

L'incidente dopo il tentato furto a Napoli

Secondo la ricostruzione i quattro sarebbero partiti da Giugliano nella notte per il tentativo di furto alla Credit Agricole di via Abate Minichini, a Napoli. Sono le 4 del mattino quando dalla centrale operativa viene diramata la nota: qualcuno ha spaccato la vetrina della banca. Arriva la prima volante, del commissariato San Carlo Arena. I ladri tentano la fuga, speronano l'auto dei poliziotti e imboccano via Calata Capodichino. A fari spenti e contromano, lanciati a più di cento chilometri all'ora. Intanto, dal lato opposto, stanno arrivando altre due pattuglie, tra cui quella del commissariato Secondigliano guidata da Pasquale Apicella. L'impatto è inevitabile. L'Audi si schianta sulla volante, il motore schizza a decine di metri. Apicella muore sul colpo. Il collega, l'assistente capo Salvatore Colucci, rimane ferito; trasportato al Cardarelli, verrà dimesso poco dopo.

Opera Nomadi: "No a caccia alle streghe contro i rom"

"Alla famiglia dell'agente vanno le nostre più sentite condoglianze – dice all'Adnkronos Massimo Converso, presidente nazionale dell'Opera Nomadi – diffidiamo la destra xenofoba ad emettere giudizi massificatori perché non si inneschi contro la già sventurata comunità rom della Campania una nuova caccia alle streghe, magari alla ricerca dei voti persi in questo periodo di emergenza Covid-19. Finora nessun governo, nessuna amministrazione comunale del Napoletano ha perseguito l'unica via possibile di prevenzione della devianza per i rom italiani, jugoslavi, rumeni e bulgari, ovvero quella di regolarizzare i loro nuovi mestieri che svolgono in tutta la Campania: la raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti ed i mercati dell'usato".

"Già vent'anni fa, l'Opera Nomadi – aggiunge Converso – ha fatto questa proposta al governo e alle amministrazioni comunali, rinnovandola nel tempo, ma siamo rimasti inascoltati. Avrebbe significato dare un'alternativa occupazionale e di vita alle famiglie rom. È bene comunque ricordare che oltre dieci anni addietro nella stessa zona dell'ultima tragedia un agente di polizia uccise un giovane rom, del medesimo gruppo, durante una rapina. L'Opera Nomadi, come fu riconosciuto in un incontro con il Questore, evitò di generalizzare l'accaduto a tutte le forze di polizia".

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