Pomigliano, il sindaco vieta l’assemblea Cobas contro il Reddito di cittadinanza
Tensione a Pomigliano D'Arco, hinterland Nord di Napoli, dove alcune decine di licenziati, disoccupati ed esponenti della sigla sindacale Si Cobas e dei centri sociali, si sono riuniti davanti a Palazzo Orologio e hanno esposto uno striscione contro il sindaco Lello Russo e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Tra i manifestanti anche l'attore e scrittore Moni Ovadia. Perché la mobilitazione? Presto detto: oggi a Pomigliano, nota anche per essere città natale del vicepremier M5S Luigi Di Maio, ‘promotore' del Reddito di cittadinanza disposto dal del governo Conte, avrebbe dovuto svolgersi un'assemblea organizzata dai Si Cobas sulle criticità del reddito di cittadinanza, ma il sindaco Lello Russo ne ha vietato l'utilizzo per "motivi di decoro urbano".
La fascia tricolore ha peraltro accusato gli organizzatori della mattinata di discussione di aver "sporcato la città, tappezzandola di manifesti". Gli esponenti del sindacato di base, invece, accusano il primo cittadino di aver "sferrato un attacco politico". I manifestanti, fra i quali Mimmo Mignano, licenziato dalla Fiat per aver esposto manichini contro l'ex ad Sergio Marchionne si sono poi mossi in corteo verso il teatro Gloria: lì avrà luogo la prevista assemblea nazionale operaia che prevede tra gli altri gli interventi dei 5 operai licenziati dalla Fca, di Franco Maranta del Forum Diritti e Salute, di Aldo Milani, coordinatore nazionale Si Cobas. Tra le richieste c'è quella di "rompere i vincoli dell'Isee, del nucleo familiare e della nazionalità imposti dal governo" ed "estendere il reddito di cittadinanza a tutti, licenziati, disoccupati e immigrati".