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Processo sulla morte di Stefano Cucchi

Pontecagnano, coordinatore della Lega attacca Stefano e Ilaria Cucchi: è bufera

Bufera su un post pubblicato su Facebook da Nino Blotta, coordinatore della Lega di Pontecagnano Faiano, nella provincia di Salerno, che ha attaccato duramente Stefano Cucchi e sua sorella Ilaria, definendo il primo un “portatore di morte” e la seconda una “chiavica”. A Fanpage.it, Blotta ha dichiarato: “Il post è stato travisato, non volevo offendere la memoria di Stefano”. Su Ilaria: “Chiedo scusa, ho usato un termine improprio e pesante.
A cura di Valerio Papadia
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Stefano Cucchi
Stefano Cucchi
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Ancora bufera sulla Lega, dopo l'arresto di un esponente del partito di Matteo Salvini, nella provincia di Napoli, per traffico di droga. Questa volta nell'occhio del ciclone è finito Nino Blotta, coordinatore della Lega a Pontecagnano Faiano, nella provincia di Salerno. In un post apparso su Facebook, infatti, Blotta si è scagliato violentemente contro Stefano Cucchi, morto nel 2009, e contro sua sorella Ilaria, che proprio in questi giorni, dopo 9 anni di battaglie, ha visto uno dei carabinieri imputati per la morte del fratello confessare il pestaggio ai suoi danni. Blotta ha definito Stefano Cucchi un "mercante di morte", apostrofando invece Ilaria come una "chiavica", attirando su di sé una notevole bufera mediatica.

Il post pubblicato da Nino Blotta su Facebook
Il post pubblicato da Nino Blotta su Facebook

Blotta chiede scusa ad Ilaria Cucchi: "Post travisato. Sono stato anche minacciato"

Dopo le critiche che gli sono piovute addosso, Nino Blotta ci ha tenuto a chiarire la sua posizione. A Fanpage.it ha dichiarato: "Il post è stato travisato. Non intendevo offendere la memoria di Stefano Cucchi. Ma non era un venditore di fiori: mi ha dato fastidio che gli si voglia intitolare una strada. Le strada si intitolano a Mazzini, a Garibaldi. Credo si stia strumentalizzando la sua morte, ed è questo quello che volevo sottolineare.

Per quanto riguarda la sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, invece Blotta afferma: "Ho utilizzato un termine improprio e pesante, forse nell'enfasi del momento, e di questo chiedo scusa". A Fanpage.it Blotta ha rivelato anche di aver ricevuto insulti e minacce di morte, anche nei confronti dei figli piccoli, dopo la pubblicazione dl post.

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