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Portici, non si ferma all’alt e scappa a folle velocità investendo un poliziotto

Un uomo di 33 anni è stato arrestato dopo un inseguimento a folle velocità a Portici, nel Napoletano: non si era fermato ad un posto di blocco, e nella fuga ha investito un poliziotto e danneggiato alcune vetture. Raggiunto grazie anche al supporto dei carabinieri, l’uomo deve ora rispondere di diversi reati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un uomo di 33 anni è stato arrestato a Portici, nel Napoletano, dopo un folle inseguimento a bordo della propria vettura. L'uomo, infatti, non si era fermato all'alt impostogli da un posto di blocco, scappando a tutta velocità e investendo un poliziotto, prima di danneggiare anche alcune vetture prima di essere finalmente bloccato dalle forze dell'ordine, grazie anche all'intervento di una pattuglia di carabinieri.

Il tutto è accaduto nel centro cittadino di Portici, popoloso comune alle falde del Vesuvio: una pattuglia di polizia era impegnata in un normale servizio di controllo del territorio, con un posto di blocco allestito in piazza San Ciro, quando è passata la vettura con a bordo il 33enne, N.L., che si è poi scoperto essere già noto alle forze dell'ordine per reati specifici. Ma all'alt, l'uomo non solo non si è fermato, ma anzi ha accelerato, per darsi alla fuga sulla vicina via Libertà, la lunga arteria che attraversa la città e che fino a pochi anni fa conduceva direttamente al casello di Portici dell'A3 Napoli-Salerno.

Durante la fuga, l'uomo ha anche investito un agente di polizia e danneggiato alcune vetture civili, oltre ad una volante della polizia stessa, impegnata nell'inseguimento. Alla fine però è stato catturato grazie anche alla collaborazione di una pattuglia dei carabinieri della stazione locale. L'uomo è stato così arrestato e ora deve rispondere di resistenza, violenza aggravata, lesioni personali, danneggiamento aggravato dei beni dello Stato, guida senza patente e oltraggio a Pubblico Ufficiale. Al termine delle formalità di rito, alcuni agenti ed un carabinieri sono stati poi costretti a ricorrere alle cure mediche per alcune ferite riportate.

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