Positiva al test rapido all’uscita dell’autostrada: stava andando a trovare i familiari
Una donna proveniente da Napoli è risultata positiva al test rapido al casello di Avellino Est della A-16, ed è stata rispedita a casa. La donna si stava recando in Irpinia per trovare dei parenti. Si tratterebbe dell'unico caso di test rapido positivo rilevato dai controlli autostradali sul territorio avellinese nella giornata di ieri. La positività al test rapido non implica, per la donna, anche la positività al coronavirus: per quella dovrà eventualmente sottoporsi ad un tampone vero e proprio. La vicenda è accaduta nella giornata di ieri, durante i consueti controlli del territorio irpino, che già da lunedì vede la presenza (come nel resto della regione) di pattuglie delle forze dell'ordine e di personale delle locali aziende sanitarie per effettuare rilievi della temperature ed eventuali test rapidi già sul posto. La donna, proveniente dal Napoletano, si stava recando ad Avellino per trovare alcuni familiari: ma al controllo effettuato al casello di Avellino Est dell'autostrada A-16 Napoli-Bari è risultata positiva proprio al test veloce.
A quel punto, per lei non c'è stato altro da fare: ha dovuto fare ritorno a Napoli. I test rapidi, nelle ultime ore, stanno accelerando di molto le procedure per individuare eventuali casi "sospetti" e soprattutto per scoprire eventuali asintomatici che, ignari di aver contratto il virus, possano a loro volta diffonderlo: e tuttavia, vista la loro natura, i test rapidi non possono in alcun modo essere "sostitutivi" del tampone vero e proprio. I test rapidi, infatti, accertano soltanto la presenza di due tipi di immunoglobuline (IgG e IgM) nel sangue, che se presenti in determinati valori individuano un'infezione in corso all'interno di un organismo.