Pozzuoli, musica e balli sul pianerottolo: folle festa con due pregiudicati trasmessa in diretta
Ua ventina di persone ammassate sulle scale e sul pianerottolo di una palazzina, senza mascherine e protezioni, che ballano e cantano a ritmo di musica dopo il pranzo di Pasqua. La vergognosa festa è andata in scena a Pozzuoli, in un palazzo popolare di via Giorgio De Chirico, nei “600 alloggi” di Monterusciello. Incuranti dei divieti di assembramento e delle misure anti coronvirus che a Napoli, come in tutta Italia, impongono di restare a casa e mantenere una distanza di almeno un metro e mezzo, un folto gruppo di ragazzi si è scatenato in un party improvvisato.
Festa e musica sul pianerottolo a Pozzuoli: pregiudicati ballano abbracciati
Due pregiudicati della zona hanno cantato davanti ad adulti e bambini diverse canzoni tra cui "o cavall e ritorno" di Mimmo Dany. L'esibizione è stata filmata e trasmessa in diretta su Facebook dai protagonisti, che hanno anche taggato il sito Cronaca Flegrea. Tutto questo mentre in Italia sono 156mila le persone contagiate da covid-19 e quasi 20mila i morti.
Il precedente della festa trash
Due settimane fa, sempre a Pozzuoli, una festa "trash" era stata improvvisata per strada senza alcuna autorizzazione. "È scandaloso", aveva affermato il sindaco Vincenzio Figliolia, pubblicando il video in Rete. "Dei balordi, irresponsabili e senza alcun senso civico hanno pensato di radunarsi e fare festa tra i palazzi di un rione, nella parte retrostante il lungomare. Pensavano di essere lontano dagli occhi e quindi di poter fare tutto anche di raggirare i controlli", aveva commentato il primo cittadino, "sono dei folli! Hanno messo a rischio la salute loro e di tutti gli altri. Io non ho più parole. Le regole dobbiamo rispettarle tutti. Non possiamo rischiare di vanificare i sacrifici di tutti. Polizia e carabinieri stanno individuando tutti i partecipanti. Scatteranno denunce e sanzioni". Provvedimenti che però non sono bastati a scongiurare che comportamenti irresponsabili come questi si ripetessero di nuovo in città.