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Pozzuoli, un laboratorio di cravatte Marinella nel carcere femminile

Lo storico marchio napoletano di cravatte sartoriali ha raggiunto un accordo con la casa circondariale di Pozzuoli: nel carcere verrà istituito un laboratorio nel quale le detenute apprenderanno come creare e confezionare le cravatte, che andranno poi in dotazione alla Polizia Penitenziaria.
A cura di Valerio Papadia
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Un laboratorio sartoriale nel quale creare quelle cravatte in tutto il mondo e grazie alle quali le detenute possano apprendere un lavoro e sentirsi più integrate nella società. È questa la sfida di Mario Marinella, amministratore unico dell'omonimo marchio di cravatte famose in tutto il mondo: istituire un laboratorio nel carcere femminile di Pozzuoli. L'imprenditore napoletano ha infatti raggiunto un protocollo d'intesa con Santi Consolo, capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e Dario Del Verme, amministratore dell'azienda di abbigliamento di Maumari srl.

L'accordo prevede la progettazione del laboratorio, nonché la definizione dei cicli e dei tempi di produzione e, cosa molto importante, la formazione di base delle detenute, che così impareranno come creare e confezionare le cravatte. Queste ultime, poi saranno utilizzate per le divise degli agenti della Polizia Penitenziari, mentre alcune saranno utilizzate come cadeaux istituzionali.

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