Prestiti con interessi del 20% al mese, sequestrati 300mila euro agli usurai arrestati
Un piccolo tesoro, che secondo gli inquirenti è stato accumulato prestando soldi con tassi di interesse usurari, che raggiungevano il 20% al mese. Ammonta a quasi 300mila euro complessivi il valore dei beni sequestrati a cinque persone, arrestate il 24 aprile scorso per usura ed estorsione, che avevano reinvestito i ricavi dello strozzinaggio in conti correnti, assegni, polizze assicurative di alto valore, automobili e immobili. I destinatari del provvedimento, eseguito oggi, 27 settembre, dai militari della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, sono residenti tra Torre Annunziata e Trecase, in provincia di Napoli. Il decreto di sequestro patrimoniale è stato emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, al termine delle indagini svolte dai finanzieri della Compagnia di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Procura della Repubblica locale.
I militari erano partiti analizzando dei flussi economici anomali e confrontando nomi e importi con il contenuto delle denunce di alcune vittime di usura che avevano chiesto aiuto alle forze dell'ordine; era poi stata accertata la sproporzione tra la capacità reddituale degli indagati e delle loro famiglie e le loro effettive disponibilità patrimoniali.
Il quadro era stato ricostruito grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali e l'ascolto di testimoni; era emerso che gli indagati, in più occasioni, avevano prestato del denaro, anche grosse somme, applicando poi per la restituzione interessi con tassi usurari che arrivavano al 20% mensile del capitale inizialmente consegnato. In altri casi le vittime venivano obbligate a pagare mensilmente gli interessi fino a quando non sarebbero state in grado di saldare interamente la somma iniziale; un sistema, cosiddetto "usura conto capitale", che poteva tenere per sempre sotto il giogo chi aveva chiesto il prestito.