Prete accusato di abusi a Villa Literno, scoppia la protesta: vescovo cancella la nomina
Dopo le proteste della comunità contro il trasferimento di don Maurizio Palmieri, accusato di abusi sessuali da un ex seminarista, nella Chiesa di Villa Literno, il vescovo di Aversa, Angelo Spenillo, ha rinunciato a collocare nella parrocchia del piccolo comune nel Casertano. "In margine a quanto è stato esternato sui media – si legge nel comunicato della Diocesi di Aversa – si precisa che la nomina del Parroco non rispondeva ad alcuna necessità di trasferimento dello stesso né a tentativi di nascondimento di situazioni pregresse".
L'ex seminarista: "Mi chiedeva di masturbarlo"
Lo scandalo è scoppiato nel 2018, quando, proprio in un'intervista rilasciata a Fanpage.it., l'ex seminarista ha raccontato i fatti che sarebbero avvenuti nel seminario di Aversa, dove studiava per diventare prete. " La notte mi chiedeva di entrare nel suo letto – ha detto Armando (nome di fantasia) – mi masturbava, mi chiedeva di masturbarlo". "All'epoca dei fatti, negli anni Novanta, avevo 15 anni, lui, 25".
Assolto nel processo canonico
A carico di Don Maurizio Palmieri non si è mai celebrato un processo, essendo i presunti reati di cui era stato accusati, ormai prescritti. Il prete, tuttavia, è stato assolto in un processo canonico celebrato dal tribunale ecclesiastico. Di lui si è tornato a parlare quando il vescovo ha deciso il suo trasferimento nella parrocchia di Villa Literno, dove avrebbe dovuto sostituire don Francesco Cuciniello, il sacerdote uscente. Non appena si è diffusa la notizia alcuni genitori hanno espresso le loro preoccupazioni tanto che, per rassicurarli, il vescovo Spenillo aveva indetto un incontro con la comunità, incontro che poi è stato annullato con il comunicato che annunciava la rinuncia al trasferimento di don Maurizio.