115 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Processo Crescent: assolti il governatore della Campania De Luca e tutti gli imputati

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è stato assolto dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno nell’abito del processo Crescent. La sentenza è arrivata dopo circa otto ore di camera di consiglio. Assolti anche gli altri imputati. De Luca era accusato di falso ideologico, abuso d’ufficio e reati urbanistici e rischiava due anni e dieci mesi di reclusione, come chiesto dal pubblico ministero. In caso di condanna sarebbe scattata la sospensione per effetto della legge Severino.
A cura di Redazione Napoli
115 CONDIVISIONI
Immagine

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è stato assolto dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno nell'abito del processo Crescent. La sentenza è stata letta dal presidente della sezione Vincenzo Siani, dopo una lunga camera di consiglio durata circa 8 ore. Assolte anche le altre persone imputate, tra cui figuravano alcuni consiglieri regionali (Luca Cascone, Vincenzo Maraio, Francesco Picarone e Aniello Fiore), il vicesindaco di Salerno, Eva Avossa, l'assessore comunale Domenico De Maio ed il consigliere comunale Ermanno Guerra. Assolti anche i costruttori Eugenio Rainone e Rocco Chechile, coinvolti nel progetto edilizio Crescent di Salerno, al centro della vicenda giudiziaria.

De Luca era accusato di falso ideologico, abuso d'ufficio e reati urbanistici e rischiava due anni e dieci mesi di reclusione, come chiesto dal pubblico ministero. In caso di condanna sarebbe scattata la sospensione per effetto della legge Severino. A comunicare al governatore della Campania la notizia della sua assoluzione sono stati i legali Paolo Carbone e Andrea Castaldo: "Con questo dispositivo è stato provato quello che avevamo sempre cercato di dimostrare con forza e impegno – ha detto Castaldo all'agenzia Ansa – E cioè che non esisteva un disegno criminoso. Gli atti sono stati sempre fatti per il bene della città. La vicenda Crescent è una vicenda che realizzava interesse pubblico. È una pagina della storia salernitana che si chiude in modo positivo".

Il processo Crescent dove era imputato Vincenzo De Luca

Il processo Crescent vedeva il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, imputato per abuso d’ufficio. In caso di condanna sarebbe scattata la sospensione dall'incarico secondo quanto stabilisce la legge Severino. Il progetto Crescent prevede la realizzazione di un enorme complesso a forma di mezzaluna pensato dall'archistar catalana Riccardo Bofill e in particolare la creazione di un parcheggio interrato, una piazza e cento nuove residenze di lusso sul lungomare di Salerno. Nel 2007 il consiglio comunale approvò, quasi all'unanimità, il progetto di attuazione del Crescent (in inglese ‘mezzaluna'), un investimento da 30 milioni di euro da parte del gruppo imprenditoriale Rainone. Nel novembre 2013 i carabinieri del comando provinciale di Salerno appongono i sigilli all'intero cantiere che verrà dissequestrato solo a gennaio 2016.

Il rendering del progetto Crescent - foto Crescent Salerno
Il rendering del progetto Crescent – foto Crescent Salerno

Vincenzo De Luca era imputato insieme ad altre 22 persone e doveva rispondere dei reati di abuso di ufficio, falso e violazioni urbanistiche. Come ricordato, se De Luca fosse stato condannato per abuso d'ufficio, avrebbe dovuto, in virtù della legge Severino, autosospedersi per un massimo di diciotto mesi dalla sua carica. Anche il vicesindaco Eva Avossa, l'assessore all'urbanistica Domenico De Maio e i consiglieri regionali Vincenzo Maraio e Francesco Picarone rischiavano gli effetti della Severino. I pm avevano chiesto una condanna a 2 anni e 10 mesi per l'attuale governatore.

Franco Roberti possibile sostituto di De Luca

Nel caso in cui fosse stato sospeso dalla carica di presidente di Regione, il vicepresidente della giunta, Fulvio Bonavitacola, sarebbe subentrato automaticamente. Stando a quanto era trapelato, però, De Luca in caso di condanna avrebbe voluto farsi sostituire dall'assessore alla Sicurezza Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia fino al 2017 e prima procuratore della procura di Salerno, la stessa che ha messo sotto accusa De Luca. "Non è possibile che le funzioni vengano attribuite a un componente della giunta diverso dal vicepresidente, a meno che il presidente di Regione non scelga di nominare come suo vice un altro assessore nel tempo che va dalla sentenza del tribunale alla deliberazione del Consiglio dei Ministri", aveva però spiegato il costituzionalista dell'Università di Cassino Marco Plutino.

115 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views