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Prof accoltellata, lo studente: “Volevo difendere l’onore di mia nonna”

Dai verbali emergono ulteriori dettagli sulla vicenda di Santa Maria a Vico: il giovane minacciò anche un docente di sostegno intervenuto per difendere la vittima. “Fatti da parte altrimenti tiro una coltellata pure a te”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Foto Giancarlo Palombi/Facebook]
[Foto Giancarlo Palombi/Facebook]

Il caso dello studente che ha accoltellato la propria docente all'Istituto Ettore Majorana di Santa Maria a Vico continua ad arricchirsi di nuovi capitoli. Rosario, il diciassettenne attualmente in stato di fermo per lesioni aggravate e porto illegale di oggetti atti ad offendere e che si trova al Centro di Accoglienza per i Minori dei Colli Aminei, ha infatti in parte ammesso le proprie colpe, seppur con tante contraddizioni e tentativi di giustificazioni.

Un verbale lungo e pieno di contenuti, alcuni facilmente riscontrabili ed altri che invece saranno soggetti ad ulteriori accertamenti. In primis quello della "questione d'onore", raccontata dal ragazzo, che avrebbe saputo da un compagno di scuola che la propria docente avesse "offeso" la propria nonna, gravemente malata. Nessun riscontro per ora: ma che sarebbe stato, a detta del ragazzo, un ulteriore motivo per l'aggressione verso la professoressa.

La minaccia ad un insegnante di sostegno

Ma c'è un altro dettaglio sotto la lente degli inquirenti: la presenza di un professore di sostegno che avrebbe assistito alla scena, cercando di difendere la donna. Lo ha ammesso anche il diciassettenne: l'uomo, unico adulto presente al momento dell'aggressione, avrebbe provato ad intervenire dopo la coltellata, e Rosario a quel punto gli avrebbe detto di farsi da parte "altrimenti tiro una coltellata pure a te", gli avrebbe detto e come risulta dal verbale.

La questione del coltello

Diverse le contraddizioni, in primis quella relativa al coltello. Prima aveva detto di averlo trovato sotto il banco, poi ha corretto il tiro. "Ho trovato la lama fuori scuola". Poca chiarezza in questo caso, ma la spiegazione dovrà essere più chiara e dettagliata nel prossimo interrogatorio, quello di garanzia, che si terrà alla presenza di un nuovo avvocato visto che quelli nominati giovedì scorso sono stati revocati dalla famiglia.

Le note sul registro di classe

C'è poi il registro di classe che conterrebbe alcune dettagliate note, quelle che forse hanno scatenato la furia del giovane di Acerra. "Rosario chiede di telefonare e si allontana in corridoio, poi rientra e risponde in malo modo al rimprovero", riporta una nota. Poi ancora: "Rosario si rifiuta di fare lezione". Ed infine, quella di pochi istanti prima dell'aggressione: "Rosario, interrogato, risponde di avere mal di testa". L'ultima, prima della stilettata.

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