Poliziotto ferito, la figlia ad Alfano: “Quando torna in servizio gli dia una scrivania”
"Ministro le posso strappare una promessa? Quando mio padre tornerà a lavorare, lo farà sedere dietro una scrivania?". È la richiesta della figlia di Nicola Barbato, il poliziotto ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Loreto mare in fin di vita, ad Angelino Alfano. Il ministro dell'interno si è recato oggi nel nosocomio napoletano dove l'agente della Squadra Mobile è ricoverato da diversi giorni. Al capo del dicastero la figlia del poliziotto ha rivolto la richiesta di concedere un lavoro d'ufficio al padre, ridotto in condizioni gravissime da una ferita d'arma da fuoco infertagli la sera del 24 settembre da due malviventi.
Dopo la visita del capo di Stato, Sergio Mattarella, quella di Alfano è un'atra testimonianza di solidarietà e sostegno dalle istituzioni. Accompagnato dal capo della polizia, Alessandro Pansa, il ministro si è fermato circa mezzora informandosi con la direttrice sanitaria dell'ospedale, Mariella Corvino, delle condizioni di salute del poliziotto. Nicola Barbato si trovava in auto nel corso di un servizio anti-estorsione a Fuorigrotta, quando è stato ferito dalla pistola di un malvivente. Sabato è stato arrestato il pregiudicato Raffaele Rende, ritenuto il responsabile del ferimento.
Le condizioni di Nicola Barbato
L'agente è ricoverato nel reparto di rianimazione in condizioni gravi ma stabili. Nei giorni scorsi è stato sottoposto ad un delicato intervento per rimuovere la pallottola conficcata nella nuca. Il proiettile ha trapassato la gola del poliziotto e recidendo la giugulare.