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Quarto, Rosa Capuozzo all’Antimafia: “Chiesi a Fico l’espulsione di De Robbio a luglio”

Il primo cittadino di Quarto davanti alla Commissione Antimafia, guidata da Rosi Bindi, ha dichiarato di aver chiesto a Roberto Fico l’espulsione del consigliere Giovanni De Robbio già lo scorso luglio. E sulle minacce dichiara: “Avevo percepito pressioni, non capivo se fossero politiche o no”.
A cura di Angela Marino
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La prima richiesta di espulsione del consigliere De Robbio "l'ho fatta in luglio" . È quanto dichiarato dal sindaco di Quarto Rosa Capuozzo, nel corso dell'audizione davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia. L'espulsione del consigliere comunale dal Movimento (avvenuta lo scorso dicembre, ndr.) dopo il mese di luglio fu chiesta "nuovamente in novembre". "Venni ascoltata – racconta il primo cittadino del comune flegreo – ma l'espulsione non arrivò". Nel corso dell'audizione – secretata in più punti – Capuozzo sta ricostruendo  la vicenda delle presunte minacce subìte dall'ex Cinque Stelle De Robbio per l'affidamento dello stadio. Pressioni per le quali l'ex esponente del consiglio è ora indagato con l'accusa di estorsione aggravata nei confronti del sindaco nell'ambito dell'indagine della Dda, coordinata dal pm Woodcock.

"Sin dal giorno dopo la mia elezione sono iniziati i problemi sullo stadio – spiega Capuozzo – problemi con De Robbio che voleva incontrassi imprenditori privati, mentre io avevo fatto altre scelte". "A novembre durante il rimpasto De Robbio cerca di impormi la scelta degli assessori nuovi, poi vengo convocata dall'antimafia e inizio a capire che c'era un disegno che non avevo capito. Per lo stadio ero io che aprivo e chiudevo la struttura, non avendo ceduto ai condizionamenti"."Sulla questione stadio – ha aggiunto – mi rendo conto che la vicenda è grave, io avevo percepito delle pressioni, ma non capivo se fossero politiche o no. Io ero isolata, anche a detta di altri consiglieri, ma ho ritenuto di seguire la mia strada", ha aggiunto Capuozzo. "Io non mi sentivo però minacciata, consideravo De Robbio esibizionista e guascone. Cercava di prevaricare e si appoggiava all'ex candidato sindaco. Ma ero contraria al fatto che il sindaco incontrasse imprenditori privati per lo stadio. A luglio chiesi la sua espulsione ma nella riunione con Fico questo non avvenne".

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