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Quattrocento poveri a pranzo, la solidarietà della comunità di Sant’Egidio

A Napoli ogni anno che passa aumenta il numero di persone povere che per vari motivi vive ai margini della società. Per loro come ogni Natale la Comunità di Sant’Egidio organizza un pranzo nel giorno di Natale.
A cura di Redazione Napoli
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Anziani soli al mondo, clochard, profughi, disabili, rom, mendicanti e gente: la popolazione che vive ai margini e in solitudine e che almeno ieri hatrovato una famiglia attorno a cui stringersi. Nel giorno di Natale tradizionale pranzo a Napoli per 400 poveri ed il coinvolgimento di 300 volontari nella Basilica dei SS. Severino e Sossio nel centro storico: è il Natale di solidarietà della Comunità di Sant'Egidio.

Al pranzo, anche quest'anno, ha partecipato il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che si è seduto a tavola assieme agli anziani, agli stranieri e ai due disabili che proprio lui ha sposato qualche mese fa. Nella stessa giornata ci sono stati altri pranzi nel Rione Scampia, nella zona dei Campi Flegrei, nel quartiere napoletano di a San Giovanni a Teduccio, e a Salerno. In tutto piu' di 1.000 poveri in 11 eventi. "Questi pranzi ci parlano di futuro, di un mondo senza fame e solitudine, un mondo di unione in cui c'è tanto bisogno anche nella città di Napoli" dicono alla Sant'Egidio.

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