Rapina a Napoli, durata 5 ore l’autopsia su Ugo Russo, il 15enne ucciso dal carabiniere
Si è conclusa soltanto nella tarda serata, dopo oltre 5 ore, l'autopsia sul corpo di Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso da un carabiniere durante un tentativo di rapina, la notte tra il 29 febbraio e il 1° marzo, a Santa Lucia, sul lungomare di Napoli. Secondo quanto si apprende da una prima ricostruzione effettuata in sede di autopsia, il carabiniere di 23 anni che ha ucciso Ugo Russo ha sparato almeno due colpi con la pistola di ordinanza: uno ha colpito il 15enne al petto, l'altro alla testa. Secondo quanto si apprende ancora, tra i quesiti degli inquirenti, che dovranno essere fugati dall'autopsia, i cui risultati verranno forniti nei prossimi giorni, ci sono i punti di penetrazione dei proiettili, ovvero i fori d'entrata, soprattutto per quanto riguarda il proiettile che ha colpito Ugo Russo alla testa. Stando a quanto ha riportato il complice del 15enne, un 17enne che era con lui mentre tentavano la rapina al carabiniere, il militare dell'Arma avrebbe sparato a Ugo mentre questi scappava, quindi alle spalle. Tutti i dubbi dovrebbero essere fugati dalle risultanze ufficiali dell'esame autoptico.
Nel frattempo, proprio l'autopsia consente la liberazione della salma del 15enne, che verrà consegnata alla famiglia per i funerali. Le esequie di Ugo Russo si terranno domenica 8 marzo, alle 16.30, nella chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori, ai Quartieri Spagnoli, nel cuore di Napoli, dove il ragazzo è cresciuto. Proprio ai Quartieri Spagnoli, nel pomeriggio, è andata in scena una vasta operazione dei carabinieri: i militari dell'Arma si sono concentrati sull'individuazione dei responsabili della devastazione del Pronto Soccorso dell'ospedale Pellegrini e degli spari contro la Caserma Pastrengo conseguenti alla morte di Ugo Russo.