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Opinioni

Rapinano un tir di borse Gucci e bloccano l’antifurto gps coi disturbatori di frequenza

Tre persone sono state denunciate per ricettazione, trovate in possesso di borse e pellame marchiati Gucci per un valore di 200mila euro. La merce, appena rapinata a un autotrasportatore, era stata nascosta in un deposito di Casoria schermato: erano stati piazzati dei jammer, disturbatori di frequenza per annullare il segnale gps.
A cura di Nico Falco
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Foto da archivio
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Era tutto stipato in un deposito di Casoria, in un locale schermato per bloccare il segnale del gps del camion in modo da scaricare con calma, senza preoccupazione di trovarsi le forze dell'ordine addosso. La precauzione, però, non è servita: gli agenti sono arrivati lo stesso a quella struttura e hanno recuperato la merce, denunciando per ricettazione le tre persone che se ne stavano occupando. Tra i bancali c'erano borse "arrubbate", da vendere sottobanco o a qualche negozio compiacente, e fogli di pellame marchiati, che sarebbero stati usati per produrre altri capi di abbigliamento e accessori da inserire nel circuito "parallelo". Tutto con la griffe Gucci, una delle più note e anche più ricercate. Valore complessivo, circa 200mila euro. Per D. M. G., 37 anni, di Somma Vesuviana, D. L. B., 54 anni, di Ponticelli, e R. R., 59 anni, di Casoria, è scattata la denuncia per ricettazione in concorso tra loro e con altre persone in via di identificazione.

La rapina risale al 15 maggio scorso, alle 19 circa.  Un autotrasportatore era stato era stato aggredito dai rapinatori nei pressi dello svincolo tra asse mediano e autostrada A1 in direzione Roma e costretto a guidare fino a un posto isolato, dove l'avevano fatto scendere ed avevano preso il suo camion. L'ultimo contatto del navigatore satellitare collocava il mezzo nei dintorni di Afragola, in provincia di Napoli. Così gli agenti della Squadra Antirapina della Polizia Giudiziaria del Compartimento Polstrada Campania e Basilicata si sono diretti sul posto, ma senza trovare nulla. Sono venuti a sapere che il conducente era stato liberato a Ischitella, nella zona di Castelvolturno e hanno riconosciuto il modus operandi: probabilmente chi aveva fatto quel tracciato aveva poi intenzione di tornare verso Casoria per scaricare la merce.

La tecnica del jammer

Così, dopo aver controllato alcuni depositi dove in passato erano stati sorpresi carichi rubati, gli agenti hanno raggiunto un'area commerciale di via Dorando Petri. E lì, sotto una pensilina, ecco i bancali. All'arrivo dei poliziotti un uomo ha cercato di scappare a piedi e di nascondersi sotto un'automobile parcheggiata ma è stato bloccato. All'interno del garage c'era una seconda persona, anche quella fermata mentre tentava di nascondersi. Controllando i bancali, i poliziotti hanno trovato la merce rubata e, sopra i cartoni, hanno rinvenuto 3 jammer, funzionanti e collegati alla rete elettrica: erano stati sistemati lì per disturbare le frequenze dei gps, in modo da annullare il segnale satellitare ed impedire il recupero della refurtiva. Il mezzo è stato ritrovato nelle prime ore del giorno successivo, il 16 maggio, abbandonato nella zona di Pomigliano e restituito alla ditta.

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Giornalista professionista dal 2011, redattore di cronaca nera per Fanpage.it dal 2019. Precedentemente ho lavorato per i quotidiani Cronache di Napoli, Corriere del Mezzogiorno e Il Mattino.
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