Regionali Campania 2015: De Luca vince le primarie e de Magistris fa l’accordo
Fanpage lo aveva annunciato diverse volte nelle ultime settimane: in caso di vittoria delle primarie da parte di Vincenzo De Luca, un accordo tra il sindaco di Salerno e quello di Napoli Luigi de Magistris per le elezioni regionali è possibile. Stamattina nei corridoi di Palazzo San Giacomo le facce dell'entourage del primo cittadino erano sorridenti. D'altronde quando la scorsa settimana, i cosiddetti "cespugli" di sinistra – Sel, Dema, Rifondazione Comunista, Appello Maggio e Sinistra in Movimento – erano riusciti a trovare una quadra sul nome dell'assessore comunale Nino Daniele come candidato di una coalizione a sinistra del Pd per le prossime regionali, fu proprio Luigi de Magistris a raffreddare gli animi. La "soluzione Daniele" è finita nel congelatore per un week end, il tempo necessario per aspettare l'esito delle primarie, ed oggi sembra essere finita in soffitta definitivamente. L'esito delle primarie democratiche ha mandato in fibrillazione la sinistra campana.
L'accordo
Vincenzo De Luca fu uno dei pochi a difendere Luigi de Magistris dopo la sospensione arrivata per l'applicazione della Legge Severino. Da quel momento il confronto tra i sindaci di Napoli e Salerno è rimasto fitto anche se lontano dai riflettori e dalle iniziative pubbliche. De Magistris mentre da un lato riuniva intorno a se la sinistra campana prefigurando la costruzione di una coalizione alternativa al Partito Democratico, dall'altro continuava a mantenere rapporti con l'entourage di De Luca che nell'ultimo mese veniva visto come sfavorito nei confronti di Andrea Cozzolino per la vittoria delle primarie. Contatti strettissimi anche negli ultimi giorni. Venerdì scorso infatti è stata presentata a Napoli l'Associazione Dema, il soggetto politico del sindaco di Napoli. Una riunione su invito con oltre un centinaio di partecipanti con qualche assenza importante come quella del vice sindaco Tommaso Sodano. In quella occasione gli uomini di De Luca avrebbero chiesto allo staff di de Magistris di dare una indicazione di voto precisa per le primarie. Indicazione che non c'è stata in maniera esplicita, ma una telefonata tra Mario Casillo, grande elettore di Vincenzo De Luca in provincia di Napoli ed Alessandro Nardi uomo di fiducia del sindaco di Napoli avrebbe rinnovato la disponibilità al confronto tra le due parti. Non solo. A sostenere la vittoria delle primarie di De Luca ci sono stati anche i fratelli dell'assessore comunale Franco Moxedano, molto attivi nell'area nord di Napoli soprattutto a Mugnano e Piscinola. In queste ore dunque la coalizione di sinistra che con molta fatica si era ricomposta nelle ultime settimane rischia di sfaldarsi e di contro Vincenzo De Luca potrebbe essere l'artefice della ricostituzione del centro sinistra. L'ipotesi che si sta vagliando a Palazzo San Giacomo è quella di un accordo sostanziato anche da alcuni punti programmatici come il no agli inceneritori ed il si agli impianti di compostaggio. Un accordo che porterebbe alla costituzione di una lista civica a sostegno di Vincenzo De Luca. Da parte sua ovviamente Vincenzo De Luca in caso di vittoria alle regionali si impegnerebbe a sostenere la ricandidatura di de Magistris a sindaco di Napoli il prossimo anno. Tutto è nelle mani di Luigi De Magistris, gli altri pezzi della sinistra sembrano doversi regolare di conseguenza.
La sinistra divisa
Ore febbrili in Sinistra Ecologia e Libertà. I vendoliani infatti da sempre hanno posizioni differenti al loro interno sul posizionamento per le elezioni regionali di maggio. Da un lato il segretario regionale Salvatore Vozza disponibile al dialogo con i democratici e dall'altro una parte del partito, guidata dal segretario cittadino Carlo Giordano, disponibile invece a costruire una coalizione alternativa al Pd. La sintesi nelle ultime settimane tra queste due anime è stata quella di stringere un patto proprio con il sindaco di Napoli. E così mentre fino alla settimana scorsa l'ipotesi di una coalizione alternativa al Pd sostenuta dal sindaco di Napoli prendeva quota e con essa una parte del partito, ora con la vittoria di De Luca e la riflessione di de Magistris sulla possibilità di un accordo con il sindaco di Salerno è l'altra parte del partito ad essere rinvigorita. Sel ha scelto un'alleanza strategica con de Magistris pertanto dovrebbe adeguarsi alla scelta del sindaco. Certo non senza complicazioni interne qualunque sia la scelta. Chi invece non ha dubbi è Rifondazione Comunista. Il segretario nazionale Paolo Ferrero è intervenuto personalmente sull'esito delle primarie in Campania con un post su Facebook. "Alle primarie del PD in Campania ha vinto De Luca. Chi vuole ancora andare con il PD si accomodi. De Luca non è che è peggio di Salvini. E' che grazie al fatto che il PD è composto da gente come De Luca che Salvini ha uno spazio politico" così il segretario di Rifondazione Comunista. Nessun margine quindi ed è sempre più probabile che a costituire la coalizione alternativa al Pd insieme a Rifondazione rimanga solo la lista "Appello Maggio" composta da attivisti sociali e personalità del mondo sindacale. C'è rammarico a sinistra. L'idea di una coalizione alternativa rischia davvero di sfumare nei prossimi giorni. Intanto Maggio e Rifondazione continueranno per conto proprio la strada verso le elezioni regionali ed appena sarà chiarita la posizione del sindaco di Napoli si comincerà a ragionare sulla scelta del candidato presidente. Chi rimane nel mezzo è Sinistra in Movimento. L'associazione guidata da Sergio D'Angelo è stata una delle componenti più attive nel tentativo di ricompattare il fronte della sinistra in alternativa al Partito Democratico ed ora si trova davanti ad una divaricazione tra De Magistris e Sel da un lato e Rifondazione e Maggio dall'altro. In questo scenario la sinistra campana arriverebbe divisa in tre schieramenti. Già perché al centro sinistra targato De Luca – de Magistris ed alla coalizione animata da Rifondazione e Maggio c'è da aggiungere la lista dei meridionalisti di sinistra di MO' il cui candidato presidente sarà l'ex assessore comunale Marco Esposito.