Regionali Campania 2015: De Magistris e Sel puntano su Ennio Cascetta
Si è tenuto a Palazzo San Giacomo l'incontro tra la delegazione campana di Sinistra Ecologia e Libertà ed il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Argomento della riunione le prossime Elezioni Regionali 2015. Il tempo stringe e la sinistra campana ormai deve accelerare i tempi per scegliere definitivamente il suo posizionamento in vista del rinnovo del consiglio regionale. Quello che emerge dall'incontro – apprende Fanpage – è la volontà del duo De Magistris – Sel di provare a costruire una coalizione alternativa al Partito Democratico. Al tavolo con il sindaco De Magistris, suo fratello Claudio ed il capo di gabinetto Attilio Auricchio c'erano gli uomini di Vendola con il senatore Peppe De Cristofaro, l'assessore comunale Ciro Borriello, l'ex deputato Dino Di Palma, il segretario provinciale Carlo Giordano, quello regionale Salvatore Vozza. Proprio quest'ultimo, che fino a poche settimane fa era il principale sponsor di un accordo con i democratici per le regionali, negli ultimi giorni ha lanciato messaggi di tutt'altro tenore dicendosi convinto della necessità di costruire l'alternativa al Pd per le prossime regionali.
Il candidato della sinistra
Il problema principale di una coalizione a sinistra del Pd resta quello del nome del candidato presidente. Nella riunione di ieri sera ne sono venuti fuori diversi. Il primo è stato quello di Ennio Cascetta, ex assessore regionale ai trasporti della giunta Bassolino, senza dubbio tra quelli ricordati con maggiore positività. A lui si deve un piano di trasporti regionali che faceva invidia ad altre regioni e che oggi assume invece la forma di un servizio disastroso sotto tutti i punti di vista. Un nome, quello di Cascetta, gradito ad una parte di Sel ma che ha raccolto più freddezza che entusiasmo in De Magistris. In passato non sono mancate polemiche tra il sindaco e l'ex assessore Cascetta proprio sul tema del trasporto locale. Un'altro nome che circola, ma sulla cui disponibilità ci sono diverse perplessità, è quello di Fabrizio Barca, ex ministro del governo Monti e da diverso tempo collocato politicamente nell'area della sinistra più radicale.
Il tavolo sarà si aggiornerà ma intanto il timone sembra virare in questo momento sul tentativo di dare corpo ad una coalizione alternativa. A quanto apprende Fanpage, diversi protagonisti della fitta rete di incontri e riunioni nella sinistra campana sul tema delle elezioni regionali, non nascondono l'auspicio che davanti al palesarsi di una coalizione alternativa, proprio il Partito Democratico possa fare un passo indietro e ritornare al dialogo per costruire nuovamente il centro sinistra. Insomma le porte ai democratici non sono chiuse definitivamente.
Il patto tra vendoliani e De Magistris
Comunque vada si resta insieme. Ormai tra il partito di Nichi Vendola e Luigi de Magistris il percorso politico si svolgerà nello stesso solco. Lontanissimi i tempi del sostegno a Morcone alle comunali del 2011 da parte di Sel e delle critiche del sindaco di Napoli all'accordo tra Vendola e Bersani in occasione delle politiche del 2013. L'ipotesi di una coalizione a sinistra del Pd sembra far bene ai sellini che la prossima settimana terranno un'assemblea regionale per discutere proprio della prossima tornata elettorale. Una scelta di questo tipo potrebbe ricompattare il partito e mentre c'è chi pensa ad una Human Factor campana da tenersi il mese prossimo, sembra chiaro che i vendoliani abbiamo trovato in De Magistris uno "Tsipras in salsa napoletana". Di certo con qualche problema di consenso in più rispetto al leader greco. Perde quota infatti l'ipotesi di una lista targata de Magistris alle prossime elezioni regionali. Gli uomini del primo cittadino non pensano di avere le risorse, l'organizzazione e forse anche i voti per un'impresa del genere. Il sindaco si limiterebbe a sostenere apertamente la coalizione e tramonterebbe così anche l'ipotesi di candidatura del fratello Claudio. Il patto tra vendoliani ed arancioni dovrebbe tenere anche in caso di un eventuale accordo con il Pd che a sua volta resta imbrigliato tra le primarie a tre Migliore/Cozzolino/De Luca ed un nome unitario come quello di Nicolais. Certo per la sinistra campana sarà difficile fare accordi con Andrea Cozzolino. Così come gli uomini più vicini a Gennaro Migliore nel Partito Democratico non vedono di buon occhio un accordo con Sel, colpevole secondo loro di una eccessiva aggressività nei confronti dei democratici in parlamento. Ma è proprio Luigi de Magistris a coltivare ancora una speranza ovvero la vittoria di Vincenzo De Luca nelle eventuali primarie. Il sindaco di Napoli è convinto di potersi fidare del sindaco di Salerno, d'altronde proprio De Luca difese il sindaco di Napoli dopo l'applicazione della legge Severino nei suoi confronti che portò alla sospensione, poi ritirata, del primo cittadino partenopeo. L'idea è semplice sostegno alla regionali in cambio di un sostegno alle comunali del prossimo anno. Ma si sa…in politica tutto cambia molto velocemente.