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Regionali Campania 2015: la sinistra (sfaldata) punta su Marco Esposito

L’ex assessore comunale, sostenuto da Rifondazione e meridionalisti, potrebbe guidare la coalizione a sinistra del Pd. Intanto Sel guarda all’alleanza con il Partito Democratico. La giunta de Magistris rischia di trovarsi su fronti contrapposti alle prossime elezioni regionali.
A cura di Antonio Musella
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Clima caldo in vista delle elezioni regionali 2015 di maggio in Campania anche a sinistra del Partito Democratico. Mentre gli uomini di Renzi sono alle prese con la diatriba primarie si/primarie no e la possibilità della candidatura unica dell'ex bertinottiano Gennaro Migliore, a sinistra dei democratici sono in atto grandi manovre che potrebbero portare i partiti che attualmente sostengono la giunta comunale di Luigi de Magistris ad alleanze assai diverse.

La sinistra meridionalista lancia il giornalista Marco Esposito – La prima novità che si registra in questi giorni è senza dubbio la lista "Maggio" nata da un appello sottoscritto da figure legate all'universo della sinistra extraparlamentare, da Rifondazione Comunista ad esponenti dei comitati ambientalisti fino all'esperienza dei meridionalisti legati al progetto "M.O.", sponsorizzato dall'ex assessore della giunta de Magistris, Marco Esposito. Gli uomini di Ferrero ritengono "insostenibili" tutte le candidature in campo nell'area democratica, dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca all'europarlamentare Andrea Cozzolino fino alla new entry Gennaro Migliore, recentemente passato da Sel al Partito Democratico e che sembra avere tra i suoi sponsor romani il Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi. Lo strappo di Rifondazione ha portato ad una convergenza con il progetto dei meridionalisti di sinistra. L'esperienza di "Maggio", che terrà la sua prima assemblea pubblica venerdì 16 gennaio all'ex Asilo Filangieri, si richiama direttamente al progetto "L'Altra Europa" la lista di sinistra che ha ottenuto il 4% alle scorse elezioni europee e che è stata riproposta alle regionali in Emilia Romagna riuscendo ad entrare in consiglio regionale. Fuori dal centro sinistra dunque ci si sta organizzando e proprio il nome del giornalista de Il Mattino Marco Esposito è quello più caldo per ricoprire il ruolo di candidato alla presidenza della Regione Campania. Il buon risultato ottenuto in Emilia Romagna ha dato coraggio agli esponenti campani più vicini al progetto europeo di Alexis Tsipras che sembrano aver rotto gli indugi.

Sel e la fiducia all'ex Migliore – L'alleanza con il Partito Democratico invece non sembra un capitolo chiuso in casa Sel. Il partito di Vendola tenterà fino alla fine l'accordo con il Partito Democratico. È Salvatore Vozza, segretario regionale ed ex sindaco di Castellammare di Stabia, a tentare il dialogo ad oltranza con il Pd. I vendoliani non hanno lesinato critiche ai democratici sulla scelta dei candidati per le primarie, anche se proprio Sel cinque anni fa sostenne la candidatura di Vincenzo De Luca a presidente della Regione Campania. Il bis dunque non sarebbe da escludere. Sicuramente in caso di candidatura di Gennaro Migliore l'accordo si troverebbe in breve tempo. Migliore infatti non ha mai rotto i rapporti con il partito a Napoli ed in Campania, nonostante gli organismi dirigenti locali si siano schierati con il coordinatore nazionale Nicola Fratoianni nello scontro interno al partito di qualche mese fa che portò proprio all'uscita di Migliore ed altri deputati dalla compagine vendoliana. Gli ex compagni di partito sarebbero pronti a sostenerlo. Di sicuro Sel reclama maggiore considerazione da parte dei democratici, condizione che aiuterebbe il partito ad affrontare meglio un dibattito interno che vede la presenza di una minoranza che guarda con interesse al progetto "Maggio" e quindi all'alternativa all'alleanza con il Partito Democratico.  Una nuova "lunga" discussione interna dunque, dopo quella che ha portato Sel all'ingresso nella giunta comunale di Luigi de Magistris con la nomina del consigliere comunale Ciro Borriello ad Assessore allo Sport.

La giunta De Magistris in ordine sparso – Per gli inquilini di Palazzo San Giacomo si prospetta una campagna elettorale su fronti contrapposti. Infatti mentre Rifondazione Comunista, pezzo importante della maggioranza al Comune di Napoli, andrà fuori dal centro sinistra insieme ad un ex assessore della giunta de Magistris come Marco Esposito, l'altra parte della maggioranza andrà in alleanza con il Partito Democratico. Oltre a Sel anche l'Italia dei Valori andrà in alleanza con il Pd. Il partito guidato Ignazio Messina, ha ufficialmente candidato l'ex senatore Nello Di Nardo alle primarie del centro sinistra. Non solo, anche Enzo Varriale, consigliere comunale di maggioranza dovrebbe essere in lista per il consiglio regionale all'interno del centro sinistra. Il sindaco sta riflettendo. Non ha mai nascosto di gradire la candidatura di Vincenzo De Luca, ed a Palazzo San Giacomo si vocifera di un contatto stabile tra i due sindaci. Intanto ha dato un messaggio chiaro ai suoi assessori, "chi si vuole candidare alle regionali si deve dimettere prima della campagna elettorale". Un messaggio che arriva soprattutto a Sandro Fucito di Rifondazione Comunista e Franco Moxedano dell'Italia dei Valori, due "grandi elettori" dei rispettivi partiti. La recente nascita dell'associazione "Dema" voluta da sindaco di Napoli e guidata dal fratello Claudio dovrà quindi orientarsi in un panorama assai complesso. "Non saremo spettatori delle regionali, dovremmo scegliere chi sostenere" ha recentemente dichiarato De Magistris. Il problema sembra essere quello di scegliere una parte senza perdere ulteriori pezzi.

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