Raffaele Cantone tornerà a fare il magistrato alla Corte di Cassazione dopo la fase, durata 5 anni, da presidente dell'Autorità anticorruzione, l'Anac. E già si sente il rumore del trampolino che flette e potrebbe proiettare il valente magistrato napoletano, noto per le sue inchieste sul clan dei Casalesi, al vertice di una procura italiana (egli ha già fatto domanda per Frosinone, Torre Annunziata e Perugia).
Un dato è certo: con questa decisione Cantone esce dalla mischia delle prossime Elezioni Regionali della Campania che nel 2020 vedranno protagonista – non si sa ancora esattamente se con tutto il Pd – l'attuale governatore Vincenzo De Luca.
Quello del magistrato di Giugliano è un nome che periodicamente entra dei titoli dei giornali locali assieme al verbo "candidare". Candidato a sindaco di Napoli, candidato alla presidenza della Regione Campania, candidato capolista (di varie formazioni partitiche, movimenti e liste civiche) alle Comunali, alle Regionali, alle Politiche, alle Europee, Raffaele Cantone ora più che indietro o avanti fa un passo di lato e si smarca dalle bandierine che da anni chiunque tenta di affibbiargli. «Ho sempre considerato la magistratura la mia casa» dice l'ex capo dell'Anac. E ora ai ‘cacciatori di candidati della società civile' toccherà (per ora) depennarlo dalla lista.