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Elezioni Regionali Campania 2020

Regionali Campania, De Magistris: mai con De Luca. E ora a sinistra è tutto aperto

Il sindaco di Napoli ha deciso: non sosterrà in alcun modo Vincenzo De Luca alle Elezioni Regionali in Campania. Rigettata la proposta dei “coraggiosi” con De Luca e di Articolo 1 che sosterrà il presidente uscente. Ora in molti in DemA pensano a una coalizione a sinistra di De Luca per le prossime regionali. Sinistra Italiana e Potere al Popolo già in campo, ma la novità potrebbe arrivare dai comitati ambientalisti. Intanto Zingaretti non riceve De Magistris a Roma, ma dai Dem fanno sapere che la coalizione per le future Elezioni Comunali a Napoli sarà molto diversa da quella messa in campo da De Luca.
A cura di Antonio Musella
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La partita è chiusa: Luigi De Magistris non sosterrà in alcun modo Vincenzo De Luca alle prossime Elezioni Regionali della Campania in autunno. Nonostante le pressioni interne di una parte della sua striminzita maggioranza in consiglio comunale, il Sindaco non ha ceduto ed ha mantenuto una linea di coerenza con se stesso rispetto agli ultimi anni che lo hanno visto contrapposto a De Luca su moltissimi temi, dalla trasparenza all'ambiente fino alla gestione dell'emergenza Coronavirus. La decisione è arrivata negli ultimi giorni e lo stesso Sindaco ha comunicato alla sua giunta che la discussione è chiusa, inutile riparlarne. Naufraga quindi l'opzione dei "coraggiosi" sostenuta da Articolo 1 e dal senatore Sandro Ruotolo di portare De Magistris a sostenere De Luca alle prossime elezioni regionali. Da più parti a sinistra del governatore uscente, arrivano appelli a costruire un fronte anti De Luca per le prossime elezioni regionali, e nelle prossime settimane potrebbero esserci sviluppi concreti. Non è escluso che lo stesso Sindaco di Napoli possa appoggiare questa opzione.

I "coraggiosi" con De Luca, i radicali andranno da soli

Venerdì scorso si sarebbe dovuto essere l'incontro tra Luigi De Magistris e il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, ma a quanto apprende Fanpage.it da fonti vicine ai Dem, Zingaretti non l'ha ricevuto per sopravvenuti, improrogabili, impegni istituzionali. Un appuntamento saltato che ha irritato non poco il Sindaco di Napoli che è tornato a Napoli con la promessa di un nuovo incontro da rimettere in agenda. Potrebbero aver avuto un peso le parole non proprio gentili che De Magistris ha riservato a Marco Sarracino, giovane segretario del Pd napoletano sostenuto dai vertici del partito che lo ha definito: "Vecchio peggio di De Mita". Di certo, fanno sapere dal Partito democratico, la coalizione che si presenterà alle elezioni comunali di Napoli il prossimo anno sarà molto diversa da quella che si è composta a sostegno di Vincenzo De Luca. Ma a prescindere dall'incontro con Zingaretti, De Magistris aveva già preso la sua decisione: "Non andremo con De Luca, discorso chiuso". Delusione tra quelli che avevano sostenuto la possibilità che De Magistris sarebbe potuto confluire, pur non candidandosi direttamente, nella lista dei "coraggiosi" con De Luca, lanciata da Articolo 1 che sarà ufficialmente a sostegno del presidente uscente.

L'operazione era stata caldeggiata anche dal senatore Sandro Ruotolo riscuotendo pochi consensi tra file di DemA, se non quello di Alessandra Clemente, assessore di spicco della giunta comunale. Mario Coppeto, consigliere comunale di Articolo 1, sarà in lista con De Luca e non è da escludere che anche qualche esponente di DemA possa scegliere quella strada, come il presidente della II Municipalità Francesco Chirico. Molto più ampio invece il fronte di DemA contro il possibile accordo con De Luca, non solo, come prevedibile, l'area vicina ad Insurgencia con l'assessore Eleonora De Majo e il presidente della III Municipalità Ivo Poggiani, ma anche numerosi consiglieri comunali come Salvatore Pace, Elpidio Capasso, Francesco Vernetti e tantissimi tra consiglieri e assessori di municipalità oltre a Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Sinistra Italiana. D'altronde, se per 5 anni DemA ha fatto opposizione a De Luca sarebbe stato davvero incomprensibile per il loro elettorato un appoggio al presidente uscente. Ora si riapre la partita per la costruzione di un'alternativa a sinistra a De Luca alle prossime elezioni regionali e non è detto che De Magistris mantenga la desistenza. Anzi, il Sindaco di Napoli potrebbe scegliere di appoggiare la coalizione che si opporrà alle 18 liste deluchiane tra cui quelle di Mastella e De Mita che tanto hanno fatto storcere il naso al Partito Democratico e a molti elettori di centro sinistra.

Sinistra Italia, Pap e comitati in campo per le Regionali

Chiarito che Articolo 1 sosterrà De Luca e che DemA non presenterà una propria lista alle elezioni regionali, resta aperto il tema di cosa faranno le forze che si muovono a sinistra di De Luca. Gli ultimi sondaggi danno un vantaggio di 5 punti dello schieramento deluchiano contro il centro destra, molto meno di quello che ci si aspettava dopo gli spot del presidente sull'emergenza Covid 19. La presenza di ex democristiani di lungo corso come Mastella e De Mita nello schieramento di De Luca porterà fisiologicamente a perdere voti a sinistra. Se 5 anni fa la lista di sinistra (Rifondazione + Sinistra Italiana) arrivò al 2,5 % con Salvatore Vozza candidato presidente, ora l'obiettivo del 3% , soglia minima per entrare in consiglio regionale, sembra alla portata. Negli ultimi giorni Tonino Scala, segretario regionale di Sinistra Italiana ha lanciato un appello per costruire una coalizione di sinistra che sfidi De Luca alle prossime regionali. Potere al Popolo da parte sua, come già anticipato a Fanpage.it, sarà in campo e lancia appelli alle forze sociali che non si sentono rappresentate da De Luca. Scontata la posizione di Rifondazione Comunista, che non sosterrà il presidente uscente.

La vera novità è proprio quella parte di DemA che ha influito sulla scelta di De Magistris di non sostenere De Luca. In tanti potrebbero scendere in campo direttamente per sostenere il cartello di sinistra, consiglieri comunali, presidenti di municipalità, attivisti sociali potrebbero candidarsi contro il nemico politico degli ultimi 5 anni. Anche dal mondo dei comitati ambientalisti, che più di tutti in questi 5 anni si sono opposti alle politiche del governatore, potrebbero arrivare proposte per costruire una coalizione per le prossime elezioni regionali. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se esistono i margini per tenere insieme un mondo che da sempre è risultato rissoso, litigioso e più propenso a dividersi che ad unirsi. Si vedrà se De Luca riuscirà nell'impresa di metterli tutti insieme. A quel punto non sarà scontata la desistenza di De Magistris che potrebbe decidere di appoggiare l'operazione.

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