Reperti archeologici abbandonati fuori agli Scavi di Pompei: la scoperta della polizia
Un'altra scoperta a Pompei, in provincia di Napoli, ma questa volta non è stata effettuata dagli esperti all'interno del Parco Archeologico – visitato ogni giorno da centinaia, se non migliaia di persone – bensì dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato locale. I poliziotti, su richiesta d'intervento di alcuni cittadini, sono arrivati in via Plinio, nelle vicinanze di uno degli ingressi degli Scavi di Pompei, dove i cittadini hanno indicato la presenza di alcuni reperti archeologici abbandonati sul marciapiede. Gli agenti di polizia hanno effettivamente ritrovato due frammenti di colonne in marmo bianco, di 25 centimetri di altezza e di 15 centimetri di diametro.
I frammenti delle colonne sono stati poi consegnati al funzionario archeologo degli Scavi di Pompei, che ha confermato come questi risalissero all'epoca romana e potessero essere verosimilmente stati trafugati dal Parco Archeologico. Non è di certo la prima volta che qualcuno cerca di trafugare qualcosa dagli Scavi di Pompei: nel mese di maggio, ad esempio, una coppia di turisti francesi, in atteggiamenti sospetti, era stata fermata all'interno del Parco: lo zaino dell'uomo era stato perquisito e al suo interno erano stati ritrovati ben 13 frammenti di antiche anfore di diverse dimensioni. I due turisti erano stati denunciati.