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Resta chiuso il cimitero di Fuorigrotta: ‘Se non fanno fare le messe non aprono’

Protesta dei cittadini davanti al cimitero di Fuorigrotta, a Napoli, che stamattina, 4 maggio, era chiuso: alla Polizia, i dipendenti hanno spiegato che non era stata fatta la sanificazione dopo che persone erano entrate approfittando della mancanza di un lucchetto. Ma qualcuno ha alluso che ci sarebbe una relazione con il divieto di celebrare le messe.
A cura di Nico Falco
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Oggi, con la Fase 2, riaprono anche i cimiteri a Napoli ed è di nuovo consentito fare visita ai propri cari defunti. Possibilità che è stata però negata a un centinaio di persone che stamattina sono andate nel cimitero di Fuorigrotta: hanno trovato la porta sbarrata. Il motivo, hanno spiegato i dipendenti, sarebbe la necessità di dover rifare la sanificazione dopo degli accessi non autorizzati, ma qualcuno si è lasciato scappare tra i denti che ci sarebbe invece una relazione con l'impossibilità di celebrare le funzioni religiose: "Signo', qua se non fanno fare le messe, non ci fanno aprire".

La protesta è scattata nella mattinata di oggi, 4 maggio, quando le persone sono arrivate al cimitero di via Terracina, gestito dalla Diocesi di Pozzuoli. Alcuni hanno chiesto informazioni ai dipendenti, e a quel punto sarebbe arrivata la prima risposta: manca personale, sono tutti in cassa integrazione. Poi sarebbe arrivata la confidenza che ha ancora di più inasprito gli animi: "Non ci fanno fare le messe e allora qui hanno deciso di non aprire". E qualcuno ha quindi deciso di chiedere l'intervento delle forze dell'ordine per avere chiarezza su quel diritto negato. Poco dopo è arrivata una pattuglia della Polizia di Stato, e la versione che è stata data a loro, quindi quella ufficiale, è ancora diversa: non è stata fatta la sanificazione. Nei giorni scorsi, hanno spiegato i dipendenti ai poliziotti, ci sono stati degli accessi non autorizzati in quanto la congrega che gestisce il cimitero non aveva possibilità di mettere un lucchetto per chiudere i cancelli.

Non è chiaro, però, perché la sanificazione non sia stata fatta nelle scorse ore, né è stata fornita una data per la riapertura. "Ci hanno detto che il decreto è arrivato ieri a mezzanotte – racconta una donna – e che quindi non hanno fatto in tempo a pulire, ma come è possibile se agli altri è arrivato nel pomeriggio e infatti i cimiteri sono tutti regolarmente aperti?".

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