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Rifiuti, Giugliano dice no all’inceneritore: il Comune fa ricorso al Tar

L’amministrazione del comune del napoletano ricorre contro il bando per la costruzione del nuovo impianto di incenerimento rifiuti: “Va contro la normativa vigente in materia”.
A cura di Angela Marino
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No, all'inceneritore di Giugliano. Ad opporsi, questa volta, non sono i cittadini delle associazioni ambientaliste, ma la stessa amministrazione comunale di Giugliano in Campania che retta da una commissione straordinaria, ha deciso di ricorrere contro il bando aperto per la realizzazione del nuovo termovalorizzatore sul territorio del Giuglianese. Motivo? La costruzione dell'impianto, anzi, di qualsiasi nuovo impianto di raccolta o smaltimento rifiuti nella'area di Giugliano è incongruente con l'attuale normativa che vieta, in mancanza della necessaria opera di bonifica del territorio, già ampiamente compromesso dai rifiuti, la costruzione di nuovi siti. In una nota diramata dall'ufficio comunicazione il comune del napoletano fa sapere che "dopo aver disposto, attraverso il proprio Ufficio Legale interno, un approfondito esame del bando di gara concernente la realizzazione del cosiddetto Termovalorizzatore "Napoli Est", nonché, nel complesso, della procedura amministrativa, ha deciso di depositare, presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, ricorso amministrativo avverso il menzionato bando di gara, dando mandato in tale senso al proprio patrocinante legale". E ribadisce che "i motivi principali su cui verte l'atto giudiziale attengono ai profili di legittimità costituzionale del decreto legge che ha individuato il comune di Giugliano in Campania quale luogo ove ospitare il costruendo termovalorizzatore, atteso che tale normativa d'urgenza contrasta con una precedente legge di dettaglio che, tenuto conto della peculiare condizione del territorio giuglianense, vietava la realizzazione di ulteriori siti sul territorio, se non previa bonifica ambientale; ulteriori aspetti di ricorso vertono sulla verifica dei parametri sanitari", aggiunge sottolineando che "in passato è stato oggetto di illeciti danneggiamenti, la Commissione Straordinaria ha conferito mandato per accertare in giudizio la legittimità del menzionato procedimento amministrativo volto alla realizzazione dell'inceneritore Napoli Est".

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