Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone boccia il protocollo rifiuti del governo

È stato firmato ieri a Caserta, alla presenza del premier Giuseppe Conte e di altri esponenti del Governo e degli Enti locali, il nuovo protocollo sui rifiuti in Campania e sulla Terra dei Fuochi. Per molti, il piano varato ieri sa di già visto. Tra coloro che si dichiarano scettici c'è anche Raffaele Cantone, il presidente dell'Anac – l'Autorità nazionale anticorruzione – che in una intervista ad Agorà, su Rai Tre, ha dichiarato: "Mi faccia essere un attimo scettico. Ovviamente voglio essere ottimista, ho grande fiducia nel ministro dell'Ambiente. Mi faccia dire come cittadino che abbiamo visto tante volte tante promesse ed il problema non è mai stato risolto in termini definitivi".
"Sarebbe ingiusto dire che stiamo agli stessi livelli del 2001, ma la questione non è ancora chiusa. Non c'è nulla che non va, il problema è l'attuazione – continua Cantone, che conclude – Dietro la gestione dei rifiuti la criminalità organizzata c'è sempre stata e continua ad esserci. È un grandissimo affare, un grandissimo quantitativo di soldi che forse solo nella sanità c'è allo stesso modo".
Cosa prevede il protocollo sui rifiuti
In sostanza, cosa c'è nel protocollo d'intesa su rifiuti e Terra dei Fuochi firmato ieri dal premier Conte alla presenza, tra gli altri, del vicepremier Luigi Di Maio, del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca? Una militarizzazione massiccia del territorio. Tradotto: ritorna l'esercito, come nel periodo della prima, grave emergenza rifiuti. I militari, nella loro attività di controllo, saranno aiutati da droni e satelliti.