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Rifiuti speciali e pericolosi seppelliti in un terreno: una bomba ecologica a Pomigliano

Rifiuti speciali e pericolosi, anche parzialmente bruciati, seppelliti in un terreno: una discarica abusiva scoperta dai carabinieri a Pomigliano d’Arco, estesa su un’area di 35mila metri quadri, ora transennata e sequestrata per smaltimento illecito di rifiuti, discarica abusiva e combustione illecita di rifiuti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Alcuni dei rifiuti interrati a Pomigliano d'Arco.
Alcuni dei rifiuti interrati a Pomigliano d'Arco.

Una enorme discarica abusiva è stata scoperta dai carabinieri a Pomigliano d'Arco, nel Napoletano. Sul posto sono giunti anche i tecnici dell'Arpac e dell'Asl Napoli 3 Sud, che stanno ora eseguendo la campionatura del terreno e capire il grado di contaminazione dello stesso. Al di sotto di quella che era in effetti una vera e propria discarica abusiva, si trovavano infatti riufiti di ogni tipo, alcuni anche speciali e pericolosi, nonché altri parzialmente bruciati. Insomma, una bomba ecologica vera e propria, con uno strato di terreno a seppellirla e come se questo poi bastasse a farla "scomparire" senza pericoli per la salute pubblica.

La discarica abusiva si trovava in località Masseria Chiavettieri, tra via Rossellini, via Mercadante e via Vittorio De Sica, nel comune di Pomigliano d'Arco. La segnalazione è giunta da alcuni cittadini che hanno avvisato i carabinieri che in quella zona "qualcosa" non andasse. Ed infatti, appena giunti sul posto gli uomini del comando provinciale dei carabinieri di Napoli, assieme ai militari della Stazione Forestale di Marigliano ed al personale dell’Arpac e dell'Asl Napoli 3 Sud, hanno notato che il terreno avesse dei rialzi "anomali" rispetto al piano stradale, alcuni perfino di tre metri. E così, con una accurata ispezione, è emerso che al di sotto di questo terreno, vi fossero vari rifiuti (in massima parte miscelati al tirreno e derivati da attività di costruzione e demolizione), tra cui pneumatici, imballaggi di plastica, legno, ferro, acciaio e perfino  traversine ferroviarie e guaine bituminose, considerati rifiuti speciali e pericolosi. Alcuni di questi rifiuti erano anche parzialmente bruciati. L'intera area è stata così transennata e sequestrata per smaltimento illecito di rifiuti, discarica abusiva e combustione illecita di rifiuti.

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