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Aggredite le assistenti sociali del Comune: distrutti pc e stampanti

Violenta aggressione alle assistenti sociali del Comune di Napoli che lavorano negli uffici del welfare di via Santa Margherita a Fonseca. Un uomo, in compagnia di un altra persona, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe devastato i locali al secondo piano, nel reparto delle tutele, provocando ingenti danni e distruggendo computer e stampanti. Il fatto sarebbe accaduto questa mattina, attorno alle 9,45. L’assessore al Welfare Buonanno: “Vicina ai dipendenti”. I sindacati Uil e Csa: “Inaccettabile, pronte proteste”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Violenta aggressione alle assistenti sociali del Comune di Napoli che lavorano negli uffici del welfare di via Santa Margherita a Fonseca. Un uomo, in compagnia di un altra persona, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe devastato i locali al secondo piano, nel reparto delle tutele, provocando ingenti danni e distruggendo computer e stampanti. Il fatto sarebbe accaduto questa mattina, attorno alle 9,45. "Sono entrati due uomini – racconta un dipendente comunale – uno visibilmente alterato, l'altro probabilmente era il fratello, che chiedevano di incontrare l'assessore al Welfare per avere spiegazioni in merito alla possibilità di un ricovero. Sono andati direttamente al secondo piano, dove gli hanno detto che l'assessore non era qui, ma a Palazzo San Giacomo, e quindi il primo uomo ha devastato il reparto. Ci sono stati danni ai computer e alle stampanti, agli armadietti e alle porte a vetro". Sulla vicenda interviene anche l'assessore al Welfare Monica Buonanno: “Da ore – scrive in una nota – sono alle prese con l'aggressione subita dai dipendenti del Comune di Napoli ad opera di due persone che sono riuscite ad accedere agli uffici del Welfare nella sede di vico Santa Margherita a Fonseca. Un'aggressione violenta e ingiustificata". L'ira dei sindacati. Danilo Criscuolo (Cgil Fp): "Denunciamo da mesi la situazione di rischio per il personale, serve un presidio fisso di Polizia". "La situazione -dichiarano Annibale De Bisogno della Uil Fpl e Francesca Pinto del CSA – è diventata insostenibile, di questo passo si rischia che ci scappi il morto. Pretendiamo dall’Amministrazione la messa in sicurezza dei lavoratori di via Santa Margherita a Fonseca il persistere di tale situazione ci costringerà a proclamare lo stato di agitazione partendo dall’occupazione della sede".

Il Comune: No alla violenza

"Non è con la violenza – spiega l'assessore Monica Buonanno – che si pone rimedio alle enormi difficoltà quotidiane. Siamo consapevoli di essere parte di un complicato sistema di protezione sociale, che spesso confligge con gli atti amministrativi necessari. La nostra quotidiana battaglia è quella che prova a coniugare la perfezione degli atti amministrativi con le rapidità necessaria alle erogazioni di servizi e misure ai cittadini. Non smetteremo mai di lottare affinché ai cittadini più fragili sia data la possibilità di vivere meglio. Questo è il motivo che mi ha spinto – tra gli altri – a volere fortemente l'albo pubblico per le tutele, atto di grande dignità e attenzione verso le persone deboli. Non finirò mai di ringraziare l'ufficio Programmazione sociale per il contributo che sta dando a rendere l'albo pubblico una realtà per la città di Napoli.A tutti i dipendenti va la mia completa e piena solidarietà, comprensione e supporto, perché mai e poi mai una persona deve trovarsi in situazioni di pericolo nello svolgimento dell'attività lavorativa. Abbiamo immediatamente contattato le forze dell'ordine per maggiore controllo degli uffici oggetto dell'aggressione, presidio pubblico di prossimità reale. Come cittadina e come Assessore sono accanto a tutti i dipendenti, affinché non si sentano soli e sappiano che l'Amministrazione è come sempre dalla loro parte”.

La Cgil Fp: "Subito un presidio fisso"

"Registriamo purtroppo l’ennesima aggressione ai danni del personale che lavorano nell’edificio di vico Santa Margherita a Fonseca – scrive in una nota Danilo Criscuolo (Cgil Fp) – Non è la prima volta e, temiamo, non sarà l’ultima. Ingenti danni sono stati causati all’edificio ed alle attrezzature e per puro caso non ci sono stati feriti. È stata segnalata più volte, anche dagli stessi dipendenti, la pericolosità della situazione che espone a grave rischio l’incolumità di quanti operano nella struttura, ma nessun provvedimento è stato mai preso. L’Amministrazione ha il dovere di tutelare la sicurezza dei lavoratori, non solo riguardo al covid-19 ma anche rispetto alle aggressioni, e non ci si può affidare all’arrivo più o meno tempestivo delle forze dell’ordine. La prossima volta potrebbe essere troppo tardi. Richiamiamo ancora una volta l’attenzione sulla Raccomandazione n. 8, novembre 2007 del Ministero della Salute, inserita in un DL già approvato alla Camera, sulla prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori socio-sanitari. È necessario un presidio fisso delle forze dell’ordine, inoltre sollecitiamo la risoluzione delle problematiche riguardanti l’U.O. Tutela Pubblica la cui utenza, ormai esasperata, è causa di tante complicazioni".

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