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Rischio Vesuvio, aggiornato il piano emergenza per la zona gialla: i comuni interessati

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva del Consiglio dei Ministri per la pianificazione dell’emergenza nella zona gialla del Vesuvio, ovvero quella interessata da pioggia e lapilli e cenere in caso di eruzione. Ecco cosa dispone.
A cura di An. Mar.
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Aggiornata la zona gialla del Vesuvio. È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 novembre 2015 contenente le “Disposizioni per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il rischio vulcanico del Vesuvio per le aree soggette a ricaduta di materiale piroclastico”. Si tratta dell'are cosiddetta gialla, esterna alla zona rossa, ed esposta, che in caso di eruzione del vulcano partenopeo, alla ricaduta di cenere vulcanica e di materiali piroclastici, ovvero a una pioggia di cenere e lapilli.

I comuni in zona gialla

Nella nuova zona gialla ricadono 63 Comuni e tre quartieri del Comune di Napoli. I comuni sono: Agerola, Angri, Avella, Baiano, Bracigliano, Brusciano, Camposano, Carbonara di Nola, Casalnuovo di Napoli, Casamarciano, Casola di Napoli, Castel San Giorgio, Castellammare di Stabia, Castello di Cisterna, Cava de' Tirreni, Cimitile, Comiziano, Corbara, Domicella, Forino, Gragnano, Lauro, Lettere, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Marzano di Nola, Mercato San Severino, Meta, Monteforte Irpino, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Nola, Pagani, Pago del Vallo di Lauro, Pimonte, Pomigliano d'Arco, Positano, Quindici, Ravello, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Paolo Bel Sito, San Valentino Torio, San Vitaliano, Santa Maria la Carità, Sant'Antonio Abate, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Saviano, Scala, Scisciano, Siano, Sperone, Striano, Taurano, Tramonti, Tufino, Vico Equense, Visciano e Volla. Del Comune di Napoli rientrano le circoscrizioni di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio.

Il piano di emergenza

In caso di eruzione sarà possibile individuare, per ciascun comune interessato, l'area maggiormente esposta a rischio (accumuli di cenere potrebbero causare incidenti). Solo la direzione del vento e le condizioni meteorologiche del momento, potranno consentire di identificare singole zona da evacuare o mettere in sicurezza. Pertanto, per questi pesi si dovrà prevedere nei piani comunali alla predisposizione di misure specifiche, adattabili alla singola situazione, per l'allontanamento temporaneo dei residenti di edifici resi vulnerabili o difficilmente accessibili dall’accumulo di ceneri.

La zona rossa del Vesuvio

La zona rossa del Vesuvio, ovvero quella interessata direttamente dalle conseguenze dell'eruzione sono, invece, quelli di Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pomigliano d'Arco, Pompei, Portici, San Gennaro Vesuviano, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant'Anastasia, Scafati, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre Del Greco, Trecase.

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