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Rottura totale fra Auricchio e De Magistris, il direttore generale lascia il Comune

Il direttore generale e capo di Gabinetto Attilio Auricchio ha lasciato gli incarichi al Comune di Napoli. Da tempo si vociferava di una rottura sul piano politico col sindaco Luigi de Magistris. L’incarico di capo di gabinetto va a Ernesto Pollice, esperto di finanza locale, nonché ex consulente della Corte dei Conti. Al segretario generale Patrizia Magnoni l’interim di city manager.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bufera a Palazzo San Giacomo. Il colonnello Attilio Auricchio lascia il Comune di Napoli. Il direttore generale e capo di gabinetto, braccio destro del sindaco Luigi de Magistris fin dalla prima consiliatura del 2011, si è dimesso dagli incarichi a Palazzo San Giacomo, “per motivi familiari”. Il primo cittadino ha quindi affidato l'incarico di direttore generale, ossia il massimo dirigente amministrativo del Municipio, ad interim al segretario generale Patrizia Magnoni. Mentre per il ruolo di capo di gabinetto, come scritto ieri da Fanpage.it, è stato scelto l'esperto di finanza pubblica locale Ernesto Pollice, già collaboratore di fiducia nello staff del vicesindaco Enrico Panini. La decisione di lasciare del colonnello Auricchio, numero due di Palazzo San Giacomo per quasi 10 anni, è stata assunta ieri sera, dopo un faccia a faccia con il primo cittadino. Auricchio stamattina è arrivato a Palazzo San Giacomo in compagnia del segretario generale Magnoni per annunciare il passaggio di consegne. Poi, è partito in treno per Roma, dove abita.

Il sindaco: "ringrazio Attilio per la tenacia"

“Rivolgo ad Attilio – dichiara in una nota il sindaco Luigi de Magistrisun grande ringraziamento per la tenacia, la competenza e la professionalità che ha profuso in questi nove anni nell’interesse della città. Insieme abbiamo vinto tante battaglie. Ad Attilio auguro di cuore un brillante futuro professionale”. Auricchio è stato per molti anni uno dei più fidati collaboratori del sindaco.

Il colonnello Auricchio, da 007 di Calciopoli ai vertici del Comune: è stato anche comandante dei vigili

Colonnello dei carabinieri, scuola Nunziatella, investigatore di Calciopoli, Auricchio ha trattato tutte le questioni più delicate di Palazzo San Giacomo fin dalla prima elezione di de Magistris nel 2011. Inizialmente scelto come capo di gabinetto, dal 2012 ha rivestito anche l'incarico di direttore generale di Palazzo San Giacomo, dopo l'uscita del prefetto Serena Riccio, con la quale i rapporti si ruppero dopo la delibera sull'assunzione delle maestre. Sul tavolo di Auricchio sono poi passate le questioni più delicate del Comune: dalle convenzioni con il Calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis per l'affitto del San Paolo, alla patata bollente del debito del Cr8 con lo Stato. Il colonnello ha rappresentato spesso il primo cittadino, accompagnandolo di persona o facendo le sue veci, ai tavoli romani, interloquendo con ministri e funzionari di Stato e con i partiti politici alleati in occasione delle varie tornate elettorali. Nelle sue mani, per un certo periodo, dal 2014 al 2015, anche la guida del Comando della Polizia Locale di Napoli, con il cosiddetto triumvirato con l'attuale comandante Ciro Esposito e l'ex dirigente comunale Francesco Maida. Auricchio in questi anni ha anche intessuto i rapporti tra il sindaco e i consiglieri comunali, ruolo in precedenza affidato ad Alessandro Nardi, avvalendosi della collaborazione dello staffista Alberto Forte.

La rottura col sindaco dopo le suppletive

I rapporti tra Auricchio e il sindaco Luigi de Magistris, però, negli ultimi tempi non erano più quelli di un tempo. La rottura in particolare arriva all'indomani delle elezioni suppletive, che hanno visto vincere il giornalista Sandro Ruotolo nel collegio di Napoli, come candidato di una coalizione con Pd e Dema. L'addio di Auricchio al Municipio sancisce anche la fine dell'antico entourage del sindaco de Magistris, che aveva i suoi perni proprio in Auricchio e nel fratello dell'ex pm Claudio De Magistris, per un certo periodo a guida del partito DemA. Dopo l'uscita progressiva di Claudio da Dema, anche il ruolo di Auricchio è rientrato nell'ottica di un progetto di riorganizzazione delle collaborazioni politiche del sindaco. Con l'ascesa di nuove figure, come la staffista della Città Metropolitana Federica Capuano, vicina all'assessore Alessandra Clemente.

Negli ultimi tempi, quindi, si è profilata la possibilità di dividere gli incarichi di direttore generale e di capo di gabinetto, finora entrambi detenuti da Auricchio. Tra le ipotesi, Auricchio avrebbe potuto conservare l'incarico di direttore generale. Mentre come Capo di Gabinetto era stata avanzata la candidatura di Ernesto Pollice, molto stimato in Municipio, per la competenza nella finanza pubblica locale. Pollice ha seguito da vicino anche le varie istruttorie della Corte dei Conti della Campania sul piano di rientro dal disavanzo ed è stato in passato anche consulente della magistratura contabile. La rottura tra de Magistris e Auricchio, secondo indiscrezioni, sarebbe avvenuta proprio su questo punto. Il city manager uscente, infatti, non avrebbe aderito alla proposta di lasciare l'incarico di capo di gabinetto, preferendo piuttosto dedicarsi interamente a nuove attività. Dovrebbe tornare nell'Arma dei carabinieri in cui era in aspettativa, forse alla cittadella militare della Cecchignola, poco distante dalla sua abitazione romana. Ieri sera, secondo voci di corridoio, ci sarebbe stato l'ultimo incontro a cena. Quindi, l'annuncio ufficiale delle dimissioni.

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