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Ruba le offerte di San Gennaro, ladro bloccato nel Duomo di Napoli

Un uomo di 38 anni, dello Sri Lanka, è stato denunciato per furto all’interno del Duomo di Napoli: aveva scavalcato la balaustra che protegge la cripta di San Gennaro e stava rubando le offerte lasciate sul pavimento dai fedeli. Scoperto dal parroco grazie alle telecamere di sorveglianza della Cattedrale, è stato bloccato dalla polizia.
A cura di Nico Falco
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Si era appostato in chiesa, si guardava intorno aspettando di rimanere da solo, o che perlomeno ci fosse poca gente in giro. Un atteggiamento sospetto, che però non era passato inosservato al parroco, che aveva deciso di tenerlo d'occhio temendo che avesse cattive intenzioni. E, poco dopo, è arrivata la conferma: quell'uomo non era lì per pregare né per osservare le opere d'arte del Duomo di Napoli, puntava alle offerte che i fedeli lasciano a terra davanti alle reliquie di San Gennaro.

Il prete ha continuato ad osservarlo con le telecamere di sorveglianza presenti nell'area della Cattedrale e, quando la chiesa si è svuotata, lo ha visto scavalcare la balaustra intorno alla cripta e infilarsi nelle tasche i soldi che erano sul pavimento. Ha composto subito il 113 e la centrale operativa ha smistato la segnalazione alla volante più vicina; pochi minuti dopo sono intervenuti gli agenti del commissariato Vicaria – Mercato, che erano nei dintorni per un pattugliamento nell'ambito dei servizi di controllo del territorio. All'arrivo dei poliziotti l'uomo, identificato come un 38enne originario dello Sri Lanka, era ancora nel Duomo.

È stato bloccato prima che riuscisse ad allontanarsi e, dall'analisi dei nastri della videosorveglianza, gli agenti hanno avuto la conferma di quello che aveva raccontato poco prima al telefono il sacerdote: nelle immagini lo si vedeva mentre scavalcava la protezione e prendeva il denaro da terra. È stato denunciato in stato di libertà per furto. Le offerte rubate  sono state recuperate e sono tornate alla cripta.

Nel settembre 2016, ma con un esito diverso, altri ladri si introdussero nella Cattedrale alla ricerca di soldi: quella volta sparirono 13mila euro, destinati al pagamento degli stipendi dei dipendenti, 500 euro dalla sala del custode e l'hard disk del sistema di videosorveglianza.

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