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Salerno, chiuso ristorante in pessime condizioni igieniche e che rubava energia elettrica

I carabinieri scoprono un ristorante con una allacciatura energetica abusiva: arrestato il titolare. Nel corso di ulteriori controlli, sono intervenuti anche i Nas perché il locale si presentava in condizioni igienico-sanitarie precarie. Sequestrati anche venti chili di alimenti privi di tracciabilità.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Rubava energia elettrica con un allaccio abusivo ed era anche in condizioni igienico-sanitarie definite "precarie" dai carabinieri. La scoperta dei militari dell'arma è avvenuta dopo che il personale dell'Enel aveva richiesto di intervenire all'interno di un noto locale di Salerno, per verificare alcune anomalie relative all'acquisizione della corrente elettrica. Arrivati sul posto, è stato scoperto un allacciamento abusivo alla rete elettrica, esistente già da diversi anni e realizzato all'interno di un bagno della struttura e nascosto con una controsoffittatura e del cemento, in modo da renderlo di fatto "invisibile" ad occhio nudo.

Non solo: stando a quanto ricostruito dai carabinieri, lo stesso allaccio abusivo era stato allestito in modo tale da essere pericoloso. Dagli accertamenti compiuti assieme a personale dell'azienda di energia elettrica, è emerso inoltre che già soltanto negli ultimi cinque anni l'allaccio abusivo aveva permesso di "risparmiare" energia per 17mila euro, frodando così l'azienda fornitrice. Il titolare è stato così arrestato e portato ai domiciliari. Gli stessi militari hanno poi dovuto chiedere un intervento dei colleghi del reparto del Nas, perché il locale si presentava alla loro vista in condizioni igieniche precarie. I Nas hanno quindi scoperto carenze sanitarie strutturali ed hanno sottoposto il locale alla chiusura. Nel corso dei controlli successivi, sequestrati anche venti chili di alimenti privi di tracciabilità, e comminata per questo una ulteriore sanzione di 1.500 euro. Il titolare dell'esercizio, portato ai domiciliari, sarà quindi sopposto al rito direttissimo.

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