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Salumiere morto d’infarto durante la rapina, il pm chiede 12 anni di carcere

È stata chiesta la pena di 12 anni di carcere per Luigi Del Gaudio, il 46enne che, il 7 dicembre 2018, fece irruzione nel negozio di alimentari “Pietruccio” della Pignasecca, nel centro di Napoli, tentando una rapina; il titolare, Antonio Ferrara, spaventato dall’arma, fu colto da infarto e morì poco dopo. La sentenza è prevista per il 23 ottobre.
A cura di Nico Falco
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Antonio Ferrara, il commerciante stroncato da un malore durante una rapina a Montesanto.
Antonio Ferrara, il commerciante stroncato da un malore durante una rapina a Montesanto.

Tentata rapina e morte della vittima come conseguenza di altro reato. Sono i capi di accusa per cui, il 23 ottobre, verrà giudicato Luigi Del Gaudio, il 46enne che agli inizi del dicembre scorso aveva puntato la pistola contro il titolare del negozio di alimentari "Pietruccio" della Pignasecca. Una rapina con risvolti drammatici: l'uomo, spaventato, era stato colto da infarto ed era morto poco dopo. Per quella tragedia il sostituto procuratore di Napoli Ida Frongillo, titolare del fascicolo, al termine della requisitoria ha chiesto 12 anni di carcere.

La rapina era avvenuta il 7 dicembre 2018. Erano circa le 20, orario di chiusura. Un rapinatore solitario era entrato nel negozio, proprio di fronte alla stazione della Cumana di Montesanto, nel centro di Napoli, e aveva minacciato il titolare con una pistola. La vittima, Antonio Ferrara, 64 anni, per tutti "Pietruccio", come il nome del suo negozio, si era sentito subito male e si era accasciato a terra. Nel caos il rapinatore era riuscito a dileguarsi ma era stato individuato in poche ore. Del Gaudio si era presentato alle forze dell'ordine, consapevole del fatto che lo stessero cercando, e aveva provato a sviare le indagini fornendo un falso alibi, sostenendo che all'ora della rapina si trovasse al lavoro, ma le sue dichiarazioni erano state smontate.

Quattro giorni dopo, l'11 dicembre, era scattato il fermo, in conclusione delle indagini condotte dagli agenti del commissariato Montecalvario e dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, diretta da Luigi Rinella. Del Gaudio aveva poi confessato, rivelando che l'arma utilizzata era in realtà finta. Oggi in aula, oltre al pm, hanno discusso l'avvocato di parte civile, Annalisa Senese, e quello dell'imputato, Diego Pedicini.

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