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Salvago è il nuovo capo della Squadra Mobile di Napoli: “Investigare resta il mio sogno”

Cambio al vertice della Squadra Mobile di Napoli: Antonio Salvago, già agli stessi uffici per sei anni a Catania, sostituisce Luigi Rinella, che va a ricoprire un nuovo incarico allo Sco a Roma. Il nuovo dirigente prende le redini delle indagini sull’agguato in cui è stata ferita la piccola Noemi, in piazza Nazionale, il 3 maggio scorso.
A cura di Nico Falco
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Da lunedì si è insediato il nuovo capo della Squadra Mobile di Napoli, il primo dirigente Antonio Salvago. Succede a Luigi Rinella, che con la recente promozione a questore ha lasciato l'incarico per andare alla Direzione Centrale della Polizia di Stato a Roma. In servizio a Napoli dal 2017, Rinella proveniva dalla Direzione Centrale Anticrimine del Servizio Centrale Operativo e in città aveva ritrovato Antonio De Iesu, che era stato questore a Bari quando il poliziotto aveva ricoperto l'incarico di capo della Mobile nel capoluogo pugliese; sotto la sua guida, in collaborazione con Carabinieri e Guardia di Finanza, si era svolta l'operazione che a marzo aveva portato in carcere Marco Di Lauro, rampollo del boss Ciruzzo il milionario e latitante da 14 anni.

Col trasferimento a Napoli Antonio Salvago lascia dopo circa sei anni la guida della Squadra Mobile di Catania. In Sicilia arriva il napoletano Marco Basile, ex capo degli stessi uffici a Cagliari, che formerà un tandem tutto napoletano: è di Napoli anche l'attuale questore di Catania, Alberto Francini, in carica dal gennaio 2018, che aveva parlato del nuovo ruolo come di un "premio per uno dei migliori investigatori a livello nazionale", destinato "a quella che forse può essere attualmente considerata come la Squadra Mobile più impegnativa d'Italia". "Questo nuovo incarico – ha detto Salvago – mi permette di continuare il sogno che ho da quando ero bambino: fare l'investigatore". Il suo primo incarico è su uno degli eventi più tragici visti negli ultimi anni: prende le redini delle indagini sul ferimento della piccola Noemi.

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