Braccianti in Campania, De Luca contro Salvini: “Ormai per te servono gli infermieri”
La replica del presidente della Campania Vincenzo De Luca non si è fatta attendere: dopo le parole di Matteo Salvini che ha reputato vergognosa la scelta del governatore di accogliere 20mila braccianti nella sua regione per riprendere il lavoro agricolo nei campi del Salernitano: "In relazione ai migranti già presenti nei territori di Caserta e Salerno, che torneranno al lavoro con la riapertura delle aziende – ha fatto sapere De Luca in una nota – la Regione Campania impegnerà tutte le Asl in un lavoro attento di verifica dei contagi a tutela della salute dei cittadini campani. È un concetto semplice, tanto semplice da non essere alla portata di Salvini". E poi l'appello a Denis Verdini, padre dell'attuale compagna del leader della Lega, Francesca: "Caro Denis, dai un'occhiata anche tu…ho la sensazione che tra poco dovremo chiamare gli infermieri".
Sul tema immigrati in Campania si era espresso con parole dure poco prima proprio Salvini: "Invece di aiutare i tanti giovani e disoccupati italiani a trovare lavoro, preferiscono gli immigrati, spesso irregolari, si vergognino", il commento alla notizia dei 20mila braccianti in arrivo in Campania nei prossimi giorni per la raccolta di frutta di verdura. Si tratta perlopiù di immigrati che, come annunciato dal presidente della Regione Vincenzo De Luca, inizieranno a lavorare nella Piana del Sele, in provincia di Salerno nei campi nella zona di Eboli. In un post condiviso sulla propria pagina Facebook il leader della Lega ha accusato sia il Governo che il governatore campano di non aiutare i cittadini italiani messi in ginocchio dalla pandemia e di favorire l'arrivo di immigrati nel nostro paese: "Vergogna al governo e anche a De Luca, che non vuole in Campania altri italiani ma sta zitto di fronte all’arrivo di migliaia di stranieri. La Lega non cambia idea: prima gli italiani!", si legge nel breve post.
De Luca: Controlli per evitare l'insorgenza di nuovi focolai
La notizia dell'arrivo dei braccianti a partire da lunedì era stata commentata dallo stesso De Luca che dopo aver spiegato la necessità di riprendere il lavoro agricolo per non perdere il raccolto necessario alla produzione e vendita di pomodori e altre verdure di stagione, ha garantito che i controlli saranno serrati per evitare la nascita di nuovi focolai da coronavirus. Nella zona del Salernitano infatti sono state diverse le vittime in particolare nel periodo iniziale dell'emergenza: "Lavoreremo in maniera chiara e ordinata facendo verifiche ogni 2 settimane. Primo appuntamento al 18 giugno perché il tempo di incubazione del virus è di due settimane, dunque abbiamo il dovere, e in Campania lo faremo in maniera ancora più rigorosa e puntigliosa, di fare ogni due settimane la verifica della situazione. Dobbiamo capire se ci sono state conseguenze in relazione alle decisioni prese di maggiore flessibilità, di apertura delle attività economiche, di maggiore possibilità di mobilità. Ogni due settimane dovremo fare una verifica perché se riemerge il contagio dobbiamo avere la capacità di intervenire subito".