"Ho fatto un giro nel centro di Napoli, sembrava un campo rom: gente che pisciava, materassi". Così Matteo Salvini, durante il comizio di stasera, 18 febbraio, nel Teatro Augusteo di Napoli, dove è arrivato per la campagna elettorale. "Tra la Raggi e De Magistris – ha detto – non so chi è meglio. In Cina hanno fatto un ospedale in una settimana, mentre a Roma ci sono voluti 300 giorni per riaprire la fermata Barberini, solo in uscita". Per quanto riguarda alle prossime elezioni regionali in Campania, Salvini ha detto che "Stiamo cercando di dare la squadra più forte. Al di là del singolo, non basta il nome, anche se ci fosse Maradona, Maradona da solo non vince, poi noi Maradona non lo abbiamo".
Nel pomeriggio il leader della Lega aveva incontrato alcuni imprenditori napoletani nel negozio di Marinella. Durante il comizio c'è stato un problema tecnico all'impianto elettrico: mentre Salvini parlava è saltata la luce e l'ex ministro dell'Interno è rimasto col microfono inutilizzabile tra le mani. Sono partiti i toni di incoraggiamento, tra "Matteo Matteo" e "C'è solo un capitano", ma dal fondo della sala, subito coperto, si è alzato anche un "vaffan…".
Mentre era in corso il comizio ci sono stati momenti di tensione tra le forze dell'ordine e alcuni manifestanti, tra cui attivisti dei centri sociali, che si sono staccati dal corteo partito in largo Berlinguer e hanno cercato di raggiungere il Teatro Augusteo dai Quartieri Spagnoli; sono stati bloccati tra i vicoli dalla polizia in tenuta antisommossa e ci sono stati spintoni e corpo a corpo con gli agenti mentre i manifestanti cercavano di superare il blocco per arrivare al teatro.