Salvini: “È colpa di Roberto Saviano se vi conoscono solo per la Terra dei Fuochi”
Se la provincia di Caserta è conosciuta principalmente per il problema della Terra dei Fuochi, la colpa è anche di "quel genio di Roberto Saviano, che riesce a vendere il peggio dell'immagine della Campania". Da Castel Volturno, dove si trova per il secondo giorno della campagna elettorale, Matteo Salvini ha attaccato lo scrittore accusandolo di avere evidenziato solamente i lati negativi di quelle terre, danneggiandole non solo in Italia ma anche all'estero, senza valorizzare gli altri aspetti che andrebbero evidenziati come "mare stupendo, mozzarella di bufala, ortofrutta".
Quello di Castel Volturno è il secondo appuntamento elettorale del leader della Lega in Campania. Ieri era stato a Mondragone, per un incontro nell'area ex Cirio, dove è scoppiato un focolaio di coronavirus. Il comizio, però, è saltato per problemi tecnici e per le forti contestazioni da parte degli attivisti che avevano portato anche a scontri con le forze dell'ordine; annullato anche l'incontro che si sarebbe dovuto tenere in serata sul lungomare della cittadina casertana. Per l'appuntamento di oggi, anche in conseguenza di quelle tensioni, massiccia presenza delle forze dell'ordine intorno a piazza 8 settembre 1943; delle contestazioni isolate ci sono state ugualmente dopo l'incontro elettorale, durante la passeggiata in alcune stradine del centro storico, da parte di alcuni manifestanti che gli hanno urlato "vattene" e hanno esposto uno striscione già visto ieri.
Durante l'incontro Salvini ha ribadito che tornerà a Mondragone. "Prima lo faccio, poi lo dico – ha detto – noto che di mattina presto questi dormono, si sono strafatti di canne la sera, magari torno alle 3 di notte". Dopo le contestazioni il leader della Lega ha detto di avere chiamato il Prefetto di Caserta "per chiedere che la democrazia in provincia di Caserta sia tale", oggi ha parlato di nuovo di "inaccettabile violenza da parte di criminali" ed ha detto di avere il sospetto che dietro ci sia "la mano della camorra, l'unica che ci guadagna dai rifiuti in strada e dal lavoro illegale".