Salvini: “Presunto assassino di Fortuna linciato in cella? Non mi dispiace per nulla”
"È stato quasi linciato in carcere il presunto assassino di Fortuna Loffredo? Se dicessi che mi dispiace, direi una cosa falsa. Non mi dispiace per nulla, anche se non deve essere lasciata alla legge del carcere la soluzione". Così Matteo Salvini, leader della Lega, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, dopo l'aggressione a Raimondo Caputo, arrestato lo scorso 30 aprile con l'accusa di aver ucciso la piccola Fortuna Loffredo, della quale è accusato di aver abusato più volte. "La Lega da ormai almeno tre legislature propone la castrazione chimica per pedofili e stupratori. Chi mette le mani addosso a un bambino e a una donna deve essere farmacologicamente, quindi senza la scure ma con le pillole, messo in condizione di non rifarlo più per tutta la vita".
L'aggressione in cella a Raimondo Caputo
Raimondo Caputo è stato aggredito dai suoi compagni di cella nel carcere di Poggioreale a Napoli, dove era già recluso con l'accusa di violenza sessuale sulla figlioletta di 3 anni. L'episodio è stato confermato dal procuratore Francesco Greco. Sue agenti penitenziari sono dovuti intervenire per sottrarre l'uomo alla rabbia degli altri detenuti. Caputo è stato trasferito in isolamento. Anche la sua abitazione a Caivano (Napoli) è stata oggetto di un raid incendiario a poche ore della notizia dell'arresto. Fortuna Loffredo è morta la mattina del 24 giugno all'ospedale di Frattamaggiore dopo essere stata scaraventata al suolo dall'ottavo piano delle palazzine popolari del rione Parco Verde.