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San Gennaro 2016 Napoli, il sangue si è sciolto alle ore 10.09

Oggi, 19 settembre 2016, poco dopo le ore 10 avvenuta la liquefazione del Sangue di San Gennaro, santo patrono della città. La reliquia è stata prelevata già liquefatta dalla teca. Celebrazione solenne al Duomo, dove sono esposte le ampolle. Alle 10.38 lo sventolìo del fazzoletto. Poi l’omelia del Cardinale Sepe incentrata su criminalità: “Di fronte a chi pugnala Napoli alle spalle c’è chi la ama senza riserve”.
A cura di Redazione Napoli
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Napoli/ *A Napoli si rinnova il miracolo di San Gennaro

Il Miracolo di San Gennaro 2016 si è ripetuto: oggi, 19 settembre è il giorno in cui Napoli festeggia la solennità del suo santo patrono e al tempo stesso prega in Duomo il prodigio – la liquefazione del sangue contenuto all'interno di due ampolle – che rappresenta il momento clou dei festeggiamenti. Si tratta di un evento religioso ma al tempo stesso capace di catalizzare l'attenzione di centinaia di turistiIl sangue del santo è stato prelevato già liquefatto dalla teca alle ore 10.09 ed è stato portato sull'altare dal cardinale Crescenzio Sepe. Alle 10.38  il capo della deputazione di San Gennaro, Augusto Cattaneo ha sventolato il fazzoletto bianco, segnale dell'avvenuto evento.

L'omelia del Cardinale contro la camorra

"Napoli non smette di stupire per la sua fede e forza di sopravvivenza davanti a situazioni negative". A parlare è il cardinale Crescenzio Sepe durante la tradizionale omelia della solennità di San Gennaro. "Accanto a modelli di vita tradizionali vanno affermando stili di vita che propongono nuovi orientamenti di vita spesso in contrasto col Vangelo" dice Sepe  ricordando il dramma della povertà che anche a Napoli ha drammatici esempi. "La mancanza di lavoro è la piaga più grave e causa di diseguaglianze – dice -. Drammatico è vedere saracinesce abbassate di tanti negozi che chiudono e che mostrano un panorama avvilente in molte zone della città". Sepe parla di "grave crisi di legalità" che "provoca criminalità" e favorisce malavita che "facilmente arruola ragazzi nelle file del crimine". "Meschini professionisti della violenza non prevarranno su pace e civile convivenza del nostro popolo" dice il cardinale arcivescovo metropolita.  "Di fronte a chi pugnala Napoli alle spalle c'è chi la ama senza riserve", afferma. "Napoli non ha mai fatto mancare il vento alla bandiera della speranza".

Ore 10.38, Sepe annuncia: "Si è sciolto il sangue di San Gennaro"

Alle ore 10.38, dopo la prima invocazione religiosa cantata, il cardinale di Napoli Crecenzio Sepe ha dato notizia dell'avvenuto prodigio. Curiosità: Sepe ha anche salutato Carlo e Camilla di Borbone, eredi del casato spagnolo ed è partito un lungo applauso. Applauso anche per Luigi De Magistris. "Come è successo negli ultimi anni quando poco fa insieme coi vescovi e il sindaco e gli altri membri della Deputazione ho aperto la cassaforte, il sangue era già sciolto" ha detto Sepe. Fuochi artificiali all'esterno del Duomo hanno sottolineato l'avvenuto prodigio di settembre.

Alle ore 10.09 si è sciolto il sangue di San Gennaro

Alle ore 10.09 del 19 settembre 2016 si è sciolto il sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. Il cardinale Crescenzio Sepe ne ha dato segno camminando lungo le navate del Duomo e muovendo chiaramente l'ampolla con le reliquie. È così partito un lungo applauso che ha dato segno a tutti dell'avvenuto prodigio nel giorno della solennità del patrono. Si attende tuttavia lo sventolìo del fazzoletto da parte del responsabile della Deputazione di San Gennaro, gesto che tradizionalmente informa i presenti in Duomo dell'avvenuto prodigio.

19 settembre 2016, l'ampolla di San Gennaro portata dal Cardinale Crescenzio Sepe
19 settembre 2016, l'ampolla di San Gennaro portata dal Cardinale Crescenzio Sepe

In Duomo Luigi De Magistris e l'ex sindaco Antonio Bassolino

Nella folla al Duomo per la celebrazione del rito di San Gennaro, tra fedeli e curiosi, ci sono esponenti istituzionali e politici, tra cui l'ex governatore e sindaco Antonio Bassolino e l'attuale primo cittadino Luigi De Magistris, che su Facebook ha mischiato sacro e profano: "Oggi San Gennaro, il nostro patrono: il Napoli è primo in classifica – scrive – Napoli è in vetta al turismo, Napoli resiste contro chi vuole soffocarla. Napoli – conclude – è viva!".

Vincenzo De Luca: "San Gennaro aiuti la città? Devono farlo istituzioni

"Non carichiamo sulle spalle di San gennaro quello che devono fare istituzioni con cantieri aperti e più lavoro. Così san Gennaro, sono sicuro sarebbe d'accordo". A dirlo ai microfoni dell'emittente televisiva Canale 21 è Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, prima di entrare in Duomo, poco dopo le 9.30.

Protesta davanti al Duomo di Napoli

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La protesta per la casa dinanzi al Duomo di Napoli

Stamane sul sagrato del Duomo la protesta degli inquilini di un palazzo in piazza Miraglia e dei comitati per il diritto all'abitare. Facendo anche riferimento alle parole di Papa Francesco sul diritto alla casa, i manifestanti hanno esposto alcuni striscioni.

La storia di San Gennaro, vescovo di Benevento

Gennaro, nato a Napoli nella seconda metà del III secolo, è eletto vescovo di Benevento. Viene decapitato per  ordine di Diocleziano il 19 settembre del 305. Durante l'esecuzione una nobildonna di nome Eusebia riesce a raccogliere in due ampolle il sangue di san Gennaro, custodendolo con molta venerazione. Dopo l'editto di Costantino un vescovo di Napoli fa traslare solennemente le ossa di san Gennaro da Pozzuoli alle catacombe della sua città. Durante il tragitto Eusebia regala al vescovo anche le due ampolle con il sangue del martire. Il fenomeno, che ormai da secoli si ripete, è la liquefazione del suo sangue. Il fatto si ripete ogni anno nell'anniversario del martirio, il 19 settembre, quindi nel primo sabato di maggio, in cui si ricorda la prima traslazione da Pozzuoli a Napoli, e il 16 dicembre, anniversario della terribile eruzione del Vesuvio arrestata, secondo la credenza dei napoletani, per intercessione del loro patrono.

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