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San Giorgio a Cremano, spari nella movida: tre colpi ad altezza uomo dopo lite tra ragazzi

Tre colpi di pistola sono stati esplosi intorno alle 23 di sabato sera, 5 ottobre, nella trafficata via Manzoni, a San Giorgio a Cremano, al confine col quartiere napoletano di Ponticelli; si sarebbe trattato di una intimidazione partita da un gruppo di ragazzi dopo una discussione con coetanei. Le pallottole, ad altezza uomo, hanno centrato due automobili.
A cura di Nico Falco
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Tre colpi di pistola, in una zona della movida, mentre tutto intorno c'erano centinaia di ragazzi. Esplosi ad altezza uomo, col rischio di fare una strage. Nessun ferito, ma solo per un caso fortuito: le pallottole hanno colpito due auto che erano parcheggiate davanti a una pizzeria. È successo ieri sera, 5 ottobre, a San Giorgio a Cremano, comune in provincia di Napoli e confinante col quartiere di Ponticelli; si sarebbe trattato di un banale litigio nato tra ragazzi, dopo le offese qualcuno avrebbe tirato fuori la pistola.

I colpi, stando a quanto ricostruito dagli agenti del commissariato locale, sarebbero partiti da due ragazzi che erano in sella a uno scooter. Poco prima delle 23, in via Manzoni, uno dei due avrebbe fatto fuoco mentre l'altro si infilava tra le automobili in transito e velocemente si allontanava dal posto. I proiettili, sparati ad altezza uomo, hanno centrato le automobili e una vettura si è ritrovata con parabrezza e lunotto posteriore sfondati da un colpo che ha attraversato tutto l'abitacolo. Lo scooter si sarebbe poi dileguato lungo via Bartolo Longo, in direzione Napoli.

Secondo le prime informazioni, raccolte sul posto dalle forze dell'ordine, gli spari sarebbero l'atto finale di una discussione nata poco prima tra due comitive, una di San Giovanni a Teduccio e l'altra di Barra; questi ultimi, dopo una discussione, si sarebbero allontanati da via Manzoni per poi tornare armati e sparare. Nel corso delle indagini i poliziotti stanno acquisendo le telecamere di videosorveglianza della zona, alla ricerca di registrazioni che possano aver ripreso il raid o aiutare nel riconoscimento dei giovani coinvolti.

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