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San Gregorio Armeno, nuova pavimentazione nella strada dei presepi: useranno la pietra vesuviana

Lavori per un mese. I presepiai: “Si usino i basoli, no alla pietra etnea”. Interventi anche in altre zone del centro storico. In piazza Mercato cantieri fino ad agosto. In via Duomo si lavora tra San Giuseppe dei Ruffi e via Donnaregina, verifiche anche sui cornicioni dei palazzi. Restyling al via anche in vico Sant’Aniello a Caponapoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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San Gregorio Armeno si rifà il look. Partono i cantieri Unesco nella strada dei presepi per rimettere a nuovo tutta la pavimentazione e rifare anche i sottoservizi, come le fognature. Lavori per più di un mese. E i maestri pastorai avvisano il Comune: “Vigileremo – dichiara Gabriele Casillo, dell'associazione Corpo di Napoli, che riunisce gli artigiani della zona – affinché vengano utilizzati i basoli vesuviani per la ripavimentazione della strada. No alla pietra etnea che è stata utilizzata in altri cantieri Unesco. Ben vengano i lavori, anche se avevamo chiesto al Comune di poterli fare tra gennaio e febbraio, periodo di bassa stagione. Speriamo non ci siano ritardi, per non interferire con i flussi turistici di Pasqua che cominciano ad aprile”. Per quanto riguarda il restyling, l'avvio dei lavori in via San Gregorio Armeno è previsto per questa settimana, con termine all'inizio di aprile. Ma sono previste importanti novità anche per gli altri cantieri dell'Unesco. Entro il 2023 dovranno essere rendicontati tutti gli interventi previsti dal Grande Progetto Centro Storico finanziati dalla programmazione europea 2014/2020.

Piazza Mercato, lavori per la pedonalizzazione fino ad agosto

Proseguono i cantieri dell'Unesco in piazza Mercato, dove sono in fase di ultimazione i lotti I e II. A breve partirà anche il Lotto III, che dovrebbe essere concluso entro il 31 luglio 2020. La piazza sarà in gran parte pedonalizzata, come prevede il progetto esecutivo. Al momento è stata ripavimentata, con uso misto dei basoli vesuviani e pietra etnea, la parte centrale. L'obiettivo è di valorizzare l'area, creando un nuovo polo turistico, che tenga assieme piazza Mercato, piazza del Carmine, con il campanile recentemente restaurato. Quest'ultima sarà liberata dal parcheggio delle auto, con le strisce blu. Il cantiere di piazza del Carmine dovrebbe essere completato all'inizio del 2021.

Via Duomo, si lavora tra San Giuseppe dei Ruffi e via Donnaregina

Si allarga anche il cantiere Unesco in via Duomo. I lavori si sposteranno nel tratto compreso tra piazzetta San Giuseppe dei Ruffi e via Donnaregina, fino al civico 78 escluso. La riqualificazione dovrebbe partire il 9 marzo e concludersi il 30 aprile. Il restyling dovrebbe avvenire a traffico aperto, ma non è escluso che possa essere interdetto di volta in volta un tratto di strada. Contemporaneamente in questi giorni sono stati installati anche i ponteggi sui palazzi privati tra i civici 224 e 232, nell'area dove si verificò il distacco di un cornicione che portò alla morte del commerciante. Sono state avviate le verifiche tecniche sui cornicioni dei fabbricati interessati. Per effettuare queste operazioni, la carreggiata, rimasta aperta alle auto, è stata ridotta a 3 metri e mezzo.

Gli altri interventi dell'Unesco

Gli ultimi interventi dell'Unesco sono previsti in vico Sant'Aniello a Caponapoli, piazza Sant'Andrea delle Dame, vico L.De Crecchio, che saranno interessati dalla riqualificazione del Grande Progetto Centro Storico di Napoli. Si prevede, in questo caso, di chiudere la strada. Ma ci sarà un percorso alternativo. I lavori dovrebbero finire entro il 21 marzo.

La querelle sui fondi Unesco

In commissione comunale Cultura, presieduta da Elena Coccia, si è fatto il punto con l'assessore all'Urbanistica Carmine Piscopo e i dirigenti tecnici, sullo stato dell'arte del Grande Progetto Centro Storico Unesco. Nel mirino, anche i fondi per il completamento dei cantieri. In alcuni casi, come per piazza Banchi Nuovi e via Mezzocannone, si è attinto per 2,5 milioni di euro al Piano Strategico della Città Metropolitana. Al completamento di parte degli interventi previsti nel Grande Progetto sono poi destinati   20 dei complessivi 90 milioni di euro derivanti dalla sottoscrizione con il ministro dei Beni e delle attività culturali, delegato dal Governo, del Contratto interistituzionale di sviluppo.

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