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San Pietro a Patierno, strada chiusa per i rifiuti: era diventata una discarica

La Polizia Municipale ha ispezionato la rampa della bretella che congiunge San Pietro a Patierno, quartiere a nord di Napoli, con le aree confinanti, chiusa al traffico perché invasa dai rifiuti. Gli agenti hanno identificato una officina meccanica dei paraggi come responsabile di parte degli sversamenti e trovato del materiale riconducibile a una ditta di Trento, sigillato, che potrebbe essere stato rubato.
A cura di Nico Falco
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Può capitare che una strada isolata diventi il punto preferito per buttare spazzatura al riparo da occhi indiscreti. E che ne buttino così tanta da occupare tutta la carreggiata, da rendere impossibile il passaggio dei veicoli e da dover chiudere la stessa strada al transito, bloccando una importante via di collegamento tra un quartiere e quelli limitrofi. È quello che è successo alla rampa della bretella che congiunge San Pietro a Patierno, nell'area nord di Napoli, con i quartieri confinanti, che è stata chiusa al traffico proprio in seguito ai frequenti e abbondanti sversamenti abusivi di rifiuti.

Su quel tratto di strada si trova di tutto: buste di vestiti, elettrodomestici distrutti e vecchi mobili, ma anche materiali edili e le attrezzature di una ditta di Trento che si occupa di servizi ecologici e su cui sono in corso ulteriori accertamenti. L'area è stata ispezionata dagli agenti del Reparto di Tutela Ambientale della Polizia Municipale, guidato dal capitano Enrico Del Gaudio. I poliziotti sono riusciti a risalire a una officina meccanica che si trova nello stesso quartiere di San Pietro a Patierno, aperta senza alcuna autorizzazione, che dopo i controlli è stata sottoposta a sequestro e per il titolare è scattata una sanzione di 5mila euro.

Sulla ditta della provincia di Trento, invece, si indaga parallelamente. I materiali ritrovati, dei bancali con piccoli shopper biodegradabili per la spesa, non sono infatti dei rifiuti, sono ancora sigillati. Sono stati buttati da qualcuno che voleva liberarsene. Ora si dovrà capire se a gettare quelle attrezzature sulla rampa è stato un corriere, qualcuno che ha prodotto per la ditta trentina e poi non ha consegnato il materiale oppure, anche questa ipotesi resta al vaglio, che quello trovato sulla rampa sia il contenuto di un furgone rubato.

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