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Covid 19

Sapri, donna tossisce a bordo: il treno resta fermo due ore in attesa del tampone

Il treno regionale partito questa mattina da Napoli e diretto a Cosenza è rimasto fermo oltre due ore alla stazione di Sapri, in provincia di Salerno: la tosse sospetta di una passeggera ha indotto il capotreno a fermare il convoglio. La donna è stata sottoposta a tampone e, dopo l’esito negativo e le operazioni di sanificazione, il treno è ripartito.
A cura di Valerio Papadia
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Una tosse sospetta che, in tempi di emergenza sanitaria di Coronavirus – e di paura del contagio, nonostante il numero dei casi sia in diminuzione – ha indotto il capotreno a fermare il convoglio. Momenti di paura e di tensione a bordo del treno regionale che questa mattina è partito da Napoli alla volta di Cosenza, per la presenza di una donna a bordo affetta da tosse. Per prudenza, giunti alla stazione di Sapri, nella provincia di Salerno, il capotreno ha ritenuto opportuno fermare il convoglio e procedere a tutti i rilievi del caso. La donna affetta da tosse sospetta è stata così sottoposta a tampone dal personale del locale ospedale: fortunatamente, l'esito è stato negativo. Così, dopo oltre due ora, circa 140 minuti, e dopo che i vagoni sono stati opportunamente sanificati, il convoglio e i suoi 80 passeggeri sono ripartiti alla volta della Calabria.

Dallo scorso 3 giugno, da quanto cioè sono stati riaperti i confini regionali e consentiti di nuovo gli spostamenti, in Campania sono stati molto rigorosi i controlli nelle stazioni e ai caselli autostradali. La situazione dell'epidemia in Campania è, al momento, sotto controllo: come fatto sapere dall'Unità di Crisi della Protezione Civile nell'ultimo aggiornamento, nelle scorse 24 ore in Campania non si registrano nuovi casi; il computo totale è di 4.615 su 261.642 tamponi eseguiti dall'inizio dell'emergenza. Nelle ultime 24 nella regione non si registrano nemmeno deceduto: il numero totale si attesta sui 431 morti. Infine, il numero dei guariti è di 4.059 (di cui 4.052 totalmente guariti e 7 clinicamente guariti): sono ben 117 i guariti odierni.

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