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Sarracino (Pd): “De Magistris pensa ai rimpasti, dovrebbe ascoltare la denuncia di Zanotelli”

Il segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino riprende l’attacco di Zanotelli alla giunta De Magistris sulle politiche di welfare durante l’emergenza Coronavirus: “Le associazioni lavorano in solitudine, avevamo provato a fare proposte sull’allargamento del bonus spesa e sui senza fissa dimora, ma non ci hanno ascoltato. Troppo impegnati a pensare ai rimpasti e alle elezioni. Dobbiamo costruire la discontinuità”.
A cura di Antonio Musella
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Non sono mancate le reazioni al duro attacco di padre Alex Zanotelli contro il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris per come è stata gestita l'emergenza sociale derivata dalla pandemia di Coronavirus in città. Il padre comboniano, che vive a Napoli da molti anni ed è stato il punto di riferimento di diverse battaglie sociali, aveva provato insieme alle principali realtà di base ad aprire un'interlocuzione con il Comune di Napoli per intervenire in favore degli ultimi, senza fissa dimora, migranti, senza reddito. "Non è stato fatto nulla, zero" è stato l'attacco di Zanotelli nella sua intervista a Fanpage.it. Sul tema è intervenuto il segretario del Partito Democratico di Napoli Marco Sarracino.

Segretario ha visto l'intervista di Zanotelli?

Siamo molto preoccupati per le parole di Alex Zanotelli, rappresentano una situazione drammatica che si è accentuata durante l'emergenza Covid 19, ma che si verifica ormai da numerosi anni nella nostra città. Il rischio che alla fine di questa crisi le diseguaglianze sociali possano aumentare è notevole: in molti dei nostri quartieri le povertà hanno raggiunto livelli eticamente inaccettabili e le associazioni che si occupano di contrastare il fenomeno si trovano spesse volte ad affrontare problemi enormi in condizione di totale solitudine.

Qualche settimana fa avevate fatto delle proposte all'amministrazione, che riscontri avete avuto?

Avevamo provato ad avvisare l'amministrazione comunale già alcuni mesi fa, all'alba dell'emergenza sanitaria, chiedendo di individuare immediatamente una struttura al fine di aumentare i posti letto per i senza dimora. Al tempo stesso avevamo chiesto di allargare la platea per il fondo alimentare, interloquendo con il Governo al fine di stanziare ulteriori risorse su quello che noi pensiamo essere stato un provvedimento estremamente utile. In una fase come questa abbiamo ritenuto sin da subito che la collaborazione istituzionale tra tutte le forze politiche dovesse assumere un ruolo fondamentale, ma non possiamo sicuramente essere soddisfatti di quanto si sta facendo in questi giorni. Sembra infatti che al Comune siano tutti concentrati sui prossimi rimpasti di giunta e sulle prossime elezioni piuttosto che su quelle che invece dovrebbero essere le priorità. In questo quadro drammatico, con le difficoltà socioeconomiche che purtroppo continuano ad aumentare, il Partito Democratico è impegnato nel realizzare un reddito universale da affiancare a quello di cittadinanza, perché per noi, a differenza di altri, non lasciare indietro nessuno non può essere uno slogan.

Zanotelli sembra fare un bilancio delle politiche sociali dell'era De Magistris, qual ‘è il vostro giudizio?

Zanotelli dice una cosa molto chiara che io condivido: esiste una Napoli spaccata a metà, quella dei quartieri "bene" e quella delle periferie. Se dopo dieci anni le povertà e le diseguaglianze sono aumentate, significa che le politiche di assistenza e di redistribuzione non hanno funzionato, quando invece questa dovrebbe essere una priorità per una giunta che si dice di sinistra.

Sta cambiando il fabbisogno strutturale di welfare davanti alla crisi, è difficile pensare che tutto torni come prima, Napoli è attrezzata per immaginare un nuovo modello di welfare?

E' inevitabile che a seguito di questa crisi avremo la necessità di ripensare il welfare ma soprattutto di potenziarne le risorse da destinarvi. Esistono quindi due temi: coinvolgere il Governo nazionale su un argomento che riteniamo essere di estrema importanza, senza però sventolare la bandiera del populismo con atti che non hanno alcuna valenza istituzionale e di risoluzione del problema, dall'altro però le parole di Zanotelli certificano che occorrerà mettere in campo una gestione di netta discontinuità rispetto a questi anni.

Con chi e come si costruisce questa discontinuità?

In questa epoca viene messa finalmente in soffitta la teoria del "uno vale uno". La politica necessita assolutamente del supporto delle competenze, di chi sa di cosa parla, non delle improvvisazioni e degli slogan vuoti. Per questo ritengo fondamentale un maggiore coinvolgimento e protagonismo di tutte le esperienze positive che in questi anni hanno fatto i salti mortali per combattere le povertà e sconfiggere le solitudini. Nella nostra città si sono sperimentate in totale autonomia diverse buone pratiche in questo campo, saranno fondamentali per affrontare la dura crisi delle prossime settimane.

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