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Scafati, cadavere di una donna ricoperta di formiche nell’obitorio dell’ospedale

Il corpo di una donna, deceduta ieri, 13 agosto, è stato trovato coperto di formiche nell’obitorio dove era stata trasferita, nell’ospedale Mauro Scarlati di Scafati (Salerno). I familiari hanno sporto denuncia. L’Asl di Salerno ha fatto sapere di avere investito il Dipartimento di Prevenzione e che erano già cominciati gli interventi di sanificazione.
A cura di Nico Falco
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foto repertorio
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La salma di una donna di 61 anni, deceduta il mattino di martedì 13 agosto, è stata trovata ricoperta di formiche nell'obitorio dell'ospedale, dove era stata trasferita dopo la morte. Se ne sono accorti i familiari che, assistiti dall'avvocato Gerardo Striano, hanno sporto denuncia alle forze dell'ordine. È successo all'ospedale Mauro Scarlato di Scafati, in provincia di Salerno, la scoperta è di questa mattina, 14 agosto. La donna era morta alle 9.20 del 13 agosto, tra le 9.30 e le 9.45 il corpo era stato spostato nell'obitorio.

In seguito alla denuncia il pm della Procura di Nocera Inferiore, Federica Lo Conte, ha disposto il sequestro del corpo e delle cartelle cliniche e sono stati avviati accertamenti per capire da dove arrivassero gli insetti. Secondo quanto appurato, le formiche sono entrate nell'obitorio passando dalle mura, in un interstizio tra due battiscopa.

L'Asl di Salerno: "Formiche dal battiscopa"

Poco dopo, si legge in una nota dell'Asl di Salerno, "sono stati rinvenuti insetti che inequivocabilmente fuoriuscivano da un interstizio tra due battiscopa". L'a dirigenza ospedaliera, esprimendo "il più profondo cordoglio" alla famiglia della 61enne, sottolinea di avere "già effettuato una serie di attività preventive volte alla sanificazione degli ambienti mediante plurimi interventi, l'ultimo dei quali effettuati in data 7 agosto mentre ulteriori attività sono già programmate". Nell'obitorio, continua la nota, dopo la scoperta delle formiche "sono subito arrivati il dottor Alfonso Giordano, direttore del DEA Nocera Inferiore – Scafati – Pagani, il dr Luigi Lupo, direttore del Nucleo Operativo ispettivo e il dottor Maurizio D'Ambrosio, dirigente medico del presidio ospedaliero di Scafati ed è stato altresì investito il Dipartimento di Prevenzione".

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